18 febbraio 2022

Sabato 19 Febbraio 2022 nella liturgia



Santa Maria in Sabato, Semplice, colore liturgico bianco.

Primi Vespri della Domenica di Sessagesima, Domenica Maggiore di II Classe, Semidoppio, colore liturgico violaceo.


Qui per le peculiarità del Tempo di Settuagesima:

https://loquerequaedecentsanamdoctrinam.blogspot.com/2021/01/introduzione-al-ciclo-di-pasqua-e.html


Al Breviario

All'Ufficio di Santa Maria in Sabato:

Antifone e Salmi dal Salterio (1 Notturno a Mattutino, I Schema a Lodi), il resto dall'Ufficio di Santa Maria in Sabato, comprese l'Assoluzione e le Benedizioni del Notturno. Prime due Letture dal Proprio del Tempo (al Sabato nella Settimana di Settuagesima), terza Lettura dall'Ufficio di Santa Maria in Sabato (Lettura per il mese di Febbraio).

La conclusione degli Inni è quella delle Feste della Beata Vergine <<Jesu tibi sit gloria qui natus es de Virgine>>, il Versetto del Responsorio di Prima è <<Qui natus es de Maria Virgine>>. Le Antifone non si raddoppiano, a Lodi si dice il Suffragio senza la menzione della Beata Vergine (della quale si fa già l'Ufficio), a Prima si dicono le Preci Domenicali.

All'Ufficio della Domenica:

Ai Vespri Antifone, Salmi e Inno dal Salterio del Sabato, Capitolo, Versetto, Antifona al Magnificat e Orazione dal Proprio del Tempo al Sabato prima della Sessagesima.

Le Antifone non si raddoppiano, si dicono il Suffragio (normale) a Vespri e le Preci a Compieta.

  

Nota per coloro che recitano per devozione il Breviario anteriore alle disastrose riforme del 1911 (chi ha l'obbligo dell'Ufficio purtroppo non soddisfa a tale obbligo se non usa il Breviario riformato dalla Costituzione Apostolica Divino Afflatu, almeno tale è stata la volontà di San Pio X espressamente manifestata nella detta Costituzione):

Santa Maria in Sabato, Semplice, colore liturgico bianco.

Primi Vespri della Domenica di Sessagesima, Domenica Maggiore di II Classe, Semidoppio, colore liturgico violaceo.


All'Ufficio di Santa Maria in Sabato:

A Mattutino: Invitatorio dall'Ufficio di Santa Maria in Sabato, Inno dal Comune delle Feste della Beata Vergine Maria, Antifone e Salmi dal Salterio (1 Notturno di 12 Salmi); Versetto, Assoluzioni e Benedizioni proprie di questo Ufficio, le prime due Letture del Mattutino si prendono dal Proprio del Tempo al Sabato nella Settimana Settuagesima, la terza è quella dell'Ufficio di Santa Maria in Sabato per il mese di Febbraio.

A Lodi: tutto dal Comune delle Feste della Beata Vergine Maria con i Salmi domenicali; Versetto, Antifona al Benedictus e Orazione dall'Ufficio di Santa Maria in Sabato.

A Prima: Inno e Salmi festivi dal Salterio con la prima Antifona dal Comune delle Feste della Beata Vergine Maria; come Lettura Breve si legge il Capitolo di Nona del Comune.

A Terza, Sesta e Nona: Inno dal Salterio coi soliti Salmi, detti rispettivamente con la seconda, terza e quinta Antifona del Comune; Capitolo, Responsorio e Versetto dal Comune, Orazione dell'Ufficio di Santa Maria in Sabato.

La conclusione degli Inni è quella propria della Beata Vergine Maria: <<Jesu tibi sit gloria, qui natus es de Virgine, cum Patre et almo Spiritu, in sempiterna saecula>>; se si usa la versione tradizionale dell'Inno, anteriore alle alterazioni apportate da Urbano VIII, è <<Gloria tibi Domine, qui natus es de Virgine, cum Patre et Sancto Spiritu, in sempiterna saecula>>. Le Antifone non si raddoppiano, si dicono quattro Commemorazioni Comuni a Lodi (tutte meno quella della Croce e quella della Santa Vergine) e le Preci Domenicali a Prima. Il Versetto del Responsorio di Prima è <<qui natus es de Maria Virgine>>.

All'Ufficio della Domenica:

Tutto come sopra.


Al Messale

Si può celebrare facoltativamente la Messa di Santa Maria in Sabato (col III formulario, quello che si usa dal Sabato dopo la Festa della Purificazione al Sabato dopo la Domenica di Sessagesima):

  • Gloria
  • Si possono dire tre o cinque o sette Orazioni:
    • La prima della Messa
    • La seconda dello Spirito Santo
    • La terza Contro i persecutori della Chiesa oppure Per il Papa
    • Le altre ad libitum
  • Prefazio della Beata Vergine (agli *** inserire Et te in Veneratione)
  • Ite Missa est

  • Prologo di San Giovanni

Altrimenti si può celebrare una Messa Votiva privata (senza il Gloria, la prima Orazione è della Messa, la seconda è la commemorazione di Santa Maria in Sabato, la terza dello Spirito Santo e le altre ad libitum, Prefazio della Messa o della Santa Vergine, Benedicamus Domino; se la Messa è della Santa Vergine si dicono il Gloria e l'Ite Missa est e ovviamente non si commemora Santa Maria in Sabato); o  ancora, una quotidiana di Requiem (con tre Orazioni).


Letture del Mattutino

AD NOCTURNUM

Lectio 1

De libro Génesis

Gen 5:15-21

Vixit autem Maláleel sexagínta quinque annis, et génuit Jared. Et vixit Maláleel, postquam génuit Jared, octingéntis trigínta annis, et génuit fílios et fílias. Et facti sunt omnes dies Maláleel octingénti nonagínta quinque anni, et mórtuus est. Vixítque Jared centum sexagínta duóbus annis, et génuit Henoch. Et vixit Jared, postquam génuit Henoch, octingéntis annis, et génuit fílios et fílias. Et facti sunt omnes dies Jared nongénti sexagínta duo anni, et mórtuus est. Porro Henoch vixit sexagínta quinque annis, et génuit Mathúsalam.

Lectio 2, Gen 5:22-27

Et ambulávit Henoch cum Deo: et vixit, postquam génuit Mathúsalam, trecéntis annis, et génuit fílios et fílias. Et facti sunt omnes dies Henoch trecénti sexagínta quinque anni. Ambulavítque cum Deo, et non appáruit: quia tulit eum Deus. Vixit quoque Mathúsala centum octogínta septem annis, et génuit Lamech. Et vixit Mathúsala, postquam génuit Lamech, septingéntis octogínta duóbus annis, et génuit fílios et fílias. Et facti sunt omnes dies Mathúsala nongénti sexagínta novem anni, et mórtuus est.

Lectio 3

Ex libro sancti Hierónymi Presbýteri advérsus Joviniánum

Apologia ad Pammachium pro lib. adversus Jovinianum, in fine

Christus virgo, Mater vírginis nostri virgo perpétua, mater et virgo. Jesus enim clausis ingréssus est óstiis; et in sepúlcro ejus, quod novum et in petra duríssima fúerat excísum, nec ántea quis nec póstea pósitus est. Hortus conclúsus, fons signátus. De quo fonte ille flúvius manat, juxta Joël, qui írrigat torréntem vel fúnium vel spinárum: fúnium, peccatórum, quibus ante alligabámur; spinárum, quæ suffócant seméntem patrisfamílias. Hæc est porta orientális, ut ait Ezéchiel, semper clausa et lúcida, opériens in se vel ex se próferens Sancta sanctórum; per quam Sol justítiæ et Póntifex noster secúndum órdinem Melchísedech ingréditur et egréditur.


Traduzione italiana delle Letture del Mattutino

NOTTURNO UNICO

Lettura 1

Dal libro del Genesi

Gen 5:15-21

E Malaleel visse sessantacinque anni, ed ebbe Jared. E Malaleel dopo aver avuto Jared, visse ottocentotrent'anni: ed ebbe figli e figlie. E tutta la vita di Malaleel fu di ottocentonovantacinque anni, e poi morì. E Jared visse centosessantadue anni, ed ebbe Enoch. E Jared, dopo aver avuto Enoch, visse ottocent'anni: ed ebbe figli e figlie. E tutta la vita di Jared fu di novecentosessantadue anni, e morì. Ed Enoch visse sessantacinque anni, ed ebbe Matusalemme.

Lettura 2, Gen 5:22-27

Ed Enoch camminò con Dio: e dopo aver avuto Matusalemme, visse trecent'anni: ed ebbe figli e figlie. E tutta la vita di Enoch fu di trecentosessantacinque anni. E camminò con Dio, e disparve: perché Iddio lo rapì. E Matusalemme visse centottantasette anni ed ebbe Lamech. E Matusalemme, dopo aver avuto Lamech, visse settecentottantadue anni: ed ebbe figli e figlie. E tutta la vita di Matusalemme fu di novecentosessantanove anni, e poi morì.

Lettura 3

Dal libro di san Girolamo presbitero contro Gioviniano

Apologia a Pammachio del libro contro Gioviniano, alla fine

Cristo è vergine, la Madre del nostro vergine è sempre vergine : madre e vergine. Gesù infatti entrò con le porte chiuse; e nel suo sepolcro, nuovo e scavato in una pietra durissima, nessuno fu posto, né prima né dopo. Giardino chiuso, fonte sigillata è Maria: e da questa fonte scaturisce quel fiume che, come dice Gioele, irriga il torrente delle funi e delle spine: delle funi, cioè dei peccati, coi quali prima eravamo legati; delle spine che soffocano la semente del padre di famiglia. Ella è la porta orientale, di cui parla Ezechiele, sempre chiusa e luminosa, sia che chiuda in sé, sia che da sé tragga al mondo il Santo dei santi; attravèrso questa porta entra ed esce il Sole della giustizia e nostro Pontefice secondo l'ordine di Melchisedech.


Ad Primam: il Martirologio del 20 Febbraio 2022

Decimo Kalendas Martii, luna decima octava.



Nel decimo giorno alle Idi di Febbraio, luna diciottesima.




Parti proprie della Messa

INTROITUS

Salve, sancta Parens, eníxa puérpera Regem: qui cœlum terrámque regit in sǽcula sæculórum. --- Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi. --- Glória Patri --- Salve, sancta Parens, eníxa puérpera Regem: qui cœlum terrámque regit in sǽcula sæculórum.

COLLECTAE

Orémus. Concéde nos fámulos tuos, quǽsumus, Dómine Deus, perpétua mentis et córporis sanitáte gaudére: et, gloriósa beátæ Maríæ semper Vírginis intercessióne, a præsénti liberári tristítia, et ætérna pérfrui lætítia. Per Dóminum nostrum Jesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.

Orémus. Deus, qui corda fidélium Sancti Spíritus illustratióne docuísti: da nobis in eódem Spíritu recta sápere; et de ejus semper consolatióne gaudére.

Ecclésiæ tuæ, quæsumus, Dómine, preces placátus admítte: ut, destrúctis adversitátibus et erróribus univérsis, secúra tibi sérviat libertáte.

Orationes ad libitum.

EPISTOLA

Léctio libri Sapiéntiæ.

Eccli 24:14-16

Ab inítio et ante sǽcula creáta sum, et usque ad futúrum sǽculum non désinam, et in habitatióne sancta coram ipso ministrávi. Et sic in Sion firmáta sum, et in civitáte sanctificáta simíliter requiévi, et in Jerúsalem potéstas mea. Et radicávi in pópulo honorificáto, et in parte Dei mei heréditas illíus, et in plenitúdine sanctórum deténtio mea.

GRADUALE

Benedícta et venerábilis es, Virgo María: quæ sine tactu pudóris invénta es Mater Salvatóris. Virgo, Dei Génitrix, quem totus non capit orbis, in tua se clausit víscera factus homo.

TRACTUS

Gaude, María Virgo, cunctas hǽreses sola interemísti. Quæ Gabriélis Archángeli dictis credidísti. Dum Virgo Deum et hóminem genuísti: et post partum, Virgo, invioláta permansísti. Dei Génitrix, intercéde pro nobis.

EVANGELIUM

Sequéntia ✠ sancti Evangélii secundum Lucam.

Luc 11:27-28

In illo témpore: Loquénte Jesu ad turbas, extóllens vocem quædam múlier de turba, dixit illi: Beátus venter, qui te portávit, et úbera, quæ suxísti. At ille dixit: Quinímmo beáti, qui áudiunt verbum Dei, et custódiunt illud.

OFFERTORIUM

Orémus. Felix namque es, sacra Virgo María, et omni laude digníssima: quia ex te ortus est sol justítiæ, Christus, Deus noster.

SECRETAE

Tua, Dómine, propitiatióne, et beátæ Maríæ semper Vírginis intercessióne, ad perpétuam atque præséntem hæc oblátio nobis profíciat prosperitátem et pacem. Per Dóminum nostrum Jesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.

Múnera, quaesumus, Dómine, obláta sanctífica: et corda nostra Sancti Spíritus illustratióne emúnda.

Prótege nos, Dómine, tuis mystériis serviéntes: ut, divínis rebus inhæréntes, et córpore tibi famulémur et mente.

Orationes ad libitum.

PRAEFATIO DE BEATA MARIA VIRGINE

Vere dignum et justum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Et te in veneratione beátæ Maríæ semper Vírginis collaudáre, benedícere et prædicáre. Quæ et Unigénitum tuum Sancti Spíritus obumbratióne concépit: et, virginitátis glória permanénte, lumen ætérnum mundo effúdit, Jesum Christum, Dóminum nostrum. Per quem majestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Cæli cælorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admitti jubeas, deprecámur, súpplici confessióne dicéntes: (Sanctus).

COMMUNIO

Beáta víscera Maríæ Vírginis, quæ portavérunt ætérni Patris Fílium.

POSTCOMMUNIO

Orémus. Sumptis, Dómine, salútis nostræ subsídiis: da, quǽsumus, beátæ Maríæ semper Vírginis patrocíniis nos ubíque prótegi; in cujus veneratióne hæc tuæ obtúlimus majestáti. Per Dóminum nostrum Jesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.

Orémus. Sancti Spíritus, Dómine, corda nostra mundet infúsio: et sui roris íntima aspersióne fecúndet.

Quaesumus, Dómine, Deus noster: ut, quos divína tríbuis participatióne gaudére, humánis non sinas subjacére perículis.

Orationes ad libitum.


Traduzione italiana

INTROITO

Salve, o Madre santa, tu hai partorito il Re gloriosamente; egli governa il cielo e la terra per i secoli in eterno. --- Vibra nel mio cuore un ispirato pensiero, mentre al Sovrano canto il mio poema. --- Gloria --- Salve, o Madre santa, tu hai partorito il Re gloriosamente; egli governa il cielo e la terra per i secoli in eterno.

COLLETTE

Preghiamo. Signore, te ne preghiamo, concedi ai tuoi servi perpetua salute di anima e di corpo; e, per intercessione della beata Vergine Maria, concedici di essere liberati dai mali presenti e di godere delle gioie eterne. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Preghiamo. O Dio, che hai ammaestrato i tuoi fedeli con la luce dello Spirito Santo, concedici di sentire correttamente nello stesso Spirito, e di godere sempre della sua consolazione.

Accogli, placato, o Signore le preghiere della tua Chiesa perché, distrutte tutte le avversità e gli errori, ti serva in sicura libertà.

Si possono aggiungere altre due o quattro Orazioni a scelta del Sacerdote, senza Oremus ma l'ultima ha la conclusione.

EPISTOLA

Dal libro della Sapienza.

Eccli 24:14-16

Da principio e prima dei secoli io fui creata, e per tutta l'eternità io non cesserò di essere; nel tabernacolo santo, dinanzi a Lui ho esercitato il mio ministero, poi ebbi fissa dimora in Sion. Nella città santa parimenti posai ed in Gerusalemme è il mio potere. Gettai le mie radici in un popolo illustre, nella porzione del mio Dio, nel suo retaggio, presi dimora tra i santi.

GRADUALE

Tu sei benedetta e venerabile, o Vergine Maria, che senza offesa del pudore sei diventata la Madre del Salvatore. O Vergine Madre di Dio, nel tuo seno, fattosi uomo, si rinchiuse Colui che l'universo non può contenere.

TRATTO

Rallegrati, o Vergine Maria, che da sola vincesti tutte le eresie. Tu hai creduto alle parole dell'arcangelo Gabriele. Tu che, Vergine, generasti l'Uomo-Dio, e dopo il parto, rimanesti Vergine inviolata. Madre di Dio, prega per noi.

VANGELO

Lettura del Santo Vangelo secondo San Luca.

Luc 11:27-28

In quel tempo, mentre Gesù parlava alla folla, avvenne che una donna, tra la folla, alzò la voce e disse: «Beato il seno che ti ha portato e il petto che ti ha nutrito». Ma egli disse: «Beati, piuttosto, coloro che ascoltano la parola di Dio, e la custodiscono».

OFFERTORIO

Preghiamo. Sei davvero beata, o santa Vergine Maria, e degnissima di ogni lode, poiché da te è nato il Sole di giustizia.

SECRETE

Per la tua clemenza, Signore, e per l'intercessione della beata sempre vergine Maria, l'offerta di questo sacrificio giovi alla nostra prosperità e pace nella vita presente e nella futura. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Santifica, Te ne preghiamo, o Signore, i doni che Ti vengono offerti, e monda i nostri cuori con la luce dello Spirito Santo.

Proteggi, o Signore, noi che celebriamo i tuoi misteri, perché trattando le cose divine, ti serviamo col corpo e coll’anima.

Si possono aggiungere altre due o quattro Orazioni a scelta del Sacerdote, l'ultima ha la conclusione.

PREFAZIO DELLA BEATA VERGINE MARIA

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Te, nella venerazione della Beata sempre Vergine Maria, lodiamo, benediciamo ed esaltiamo. La quale concepí il tuo Unigenito per opera dello Spirito Santo e, conservando la gloria della verginità, generò al mondo la luce eterna, Gesú Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtú celesti e i beati Serafini la célebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo: (Sanctus).

COMUNIONE

Beato il seno della Vergine Maria che portò i! Figlio dell'eterno Padre.

POST-COMUNIONE

Preghiamo. Ricevuti i misteri della nostra salvezza, ti preghiamo, o Signore, di essere ovunque protetti dalla beata sempre vergine Maria, ad onore della quale abbiamo presentato alla tua maestà questo sacrificio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen,

Preghiamo. Fa, o Signore, che l’infusione dello Spirito Santo purifichi i nostri cuori, e li fecondi con l’intima aspersione della sua grazia.

Ti preghiamo, Signore Iddio nostro, perché Tu non permetta che soggiacciano a umani pericoli coloro cui hai concesso di godere delle divina partecipazione.

Si possono aggiungere altre due o quattro Orazioni a scelta del Sacerdote, senza Oremus ma l'ultima ha la conclusione.


Dall'Anno Liturgico di Dom Guéranger

SABATO DI SETTUAGESIMA

Il peccato originale e l’Immacolata Concezione.

Il castigo decretato contro i nostri progenitori doveva coinvolgere tutta la loro discendenza. Ma per quanto fossero severe le pene, la più dura ed umiliante era la trasmissione del peccato originale, che avrebbe corrotto il genere umano fino all’ultima generazione.

I meriti del promesso Redentore potranno certamente applicarsi a ciascun uomo, secondo il piano stabilito da Dio; ma questa generazione spirituale, cancellando per sempre la lebbra che ci copriva, e restituendo all’uomo i diritti della divina figliolanza, non farà scomparire completamente tutte le cicatrici della nostra ferita mortale. Scampati dalla morte e restituiti alla vita, saremo sempre malati. L’ignoranza ottenebra lo spirito circa i supremi interessi che dovrebbero occupare tutti i nostri pensieri, ed una deplorevole inclinazione ci porta ad amare le illusioni. La concupiscenza riduce sempre l’anima schiava del corpo, e per sfuggire a tale abiezione la vita dell’uomo sarà una lotta senza quartiere. Lo spiccato amore all’indipendenza ci porta continuamente a desiderare di liberarci da ogni asservimento, come se non fossimo precisamente creati per servire. Il male diventa un fascino potente e la virtù ci ripaga in questo mondo con la semplice soddisfazione del dovere compiuto.

Perciò vi salutiamo pieni d’ammirazione ed amore, o Voi che siete la più pura creatura di Dio, e insieme nostra sorella! Figlia di Eva, voi non foste concepita nel peccato, e siete l’onore della nostra umanità. Scorre nelle vostre vene il sangue della prima Genitrice e il nostro. Siete, sì, la carne della nostra carne, ma siete Immacolata. Il decreto che ci condannava al marchio indelebile dell’eterna infamia non poteva mai riguardare la vostra purissima Concezione; il giorno che il vostro piede vittorioso schiacciò il capo al serpente, anch’esso comprese che non avrebbe mai potuto avere alcun diritto su di voi. In voi, o Maria, veneriamo la nostra natura, bella come uscì dalle mani di Dio, perché siete lo Specchio dell’eterna giustizia.

Nell’inclito splendore della vostra santità, ricordatevi di noi, gementi sotto il giogo e le conseguenze d’una colpa che non avete neppure lontanamente in comune con noi. Siete l’irreconciliabile nemica del serpente: vegliate su di noi, affinché il suo morso avvelenato non ci tocchi mai. Concepiti nel peccato e partoriti nel dolore, fate che la nostra vita non incorra mai nella maledizione divina. Condannati alla fatica, alla sofferenza ed alla morte, che la nostra espiazione ci sia salutare, per i vostri meriti ed il vostro aiuto. Sempre trascinati dalle cattive inclinazioni del cuore, ubriacati del presente, così facili a dimenticare e pronti ad ingannare noi stessi, il mostro del male ci divorerebbe continuamente, se non ci fosse elargita ad ogni istante la grazia del vostro Divin Figliolo, che ci fa trionfare di tutti i nemici interni ed esterni. Voi che siete Immacolata, e siete la Madre della divina grazia, ottenetecela sempre più abbondante e versatela su tutti coloro che si gloriano d’avere lo stesso vostro sangue.

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