19 novembre 2020

SINOSSI STRUTTURALE TRA L’UFFICIO DIVINO ROMANO TRADIZIONALE (PRIMA DELLA COSTITUZIONE DIVINO AFFLATU), L’UFFICIO A NORMA DELLA DIVINO AFFLATU (1911), E L’UFFICIO RIFORMATO DEL 1962

Chiedo venia in anticipo se ci sono errori o significative omissioni: non recito il Ufficio del 1962 da oltre una dozzina d'anni. Se mi sovvengo di altro aggiornerò le tabelle.

 

MATTUTINO

UFFICIO TRADIZIONALE

UFFICIO DIVINO AFFLATU (1911)

UFFICIO DEL 1962

Pater, Ave e Credo.

Pater, Ave e Credo.

/

Domine labia mea aperies e Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Domine labia mea aperies e Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Domine labia mea aperies e Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Invitatorio e Inno.

Invitatorio e Inno.

Invitatorio e Inno.

Si dicono i Salmi con le loro Antifone e le Lezioni:

· Le Feste di rito Doppio e Semidoppio: 9 Salmi e 9 Lezioni in tre Notturni.

· Le Domeniche: 18 Salmi e 9 Lezioni in tre Notturni.

· Le Feste di rito Semplice e nelle Ferie: 12 Salmi e 3 Lezioni in un Notturno.

 

I Salmi si prendono:

· Le Feste di rito Doppio e Semidoppio dal Proprio o dal Comune.

· Le Domeniche, Ferie e Feste di rito Semplice dal Salterio.

Si dicono i Salmi con le loro Antifone e le Lezioni:

· Le Feste di rito Doppio e Semidoppio e nelle Domeniche: 9 Salmi e 9 Lezioni in tre Notturni.

· Le Feste di rito Semplice e nelle Ferie: 9 Salmi e 3 Lezioni in un Notturno.

 

I Salmi si prendono:

· Le Feste di rito Doppio di I e II Classe, e alle Feste di rito Doppio Maggiore di Nostro Signore, della Santa Vergine, dei Santi Angeli, di San Giuseppe e San Giovanni Battista, e dei Santi Apostoli; inoltre, a rarissime feste Doppio minore o persino Semidoppio aventi Antifone proprie, dal Proprio o dal Comune.

· Le altre Feste di rito Doppio maggiore, minore, Semidoppio, Semplice, le Domeniche e le Ferie, dal Salterio.

Si dicono i Salmi con le loro Antifone e le Lezioni:

· Le Feste di I e II Classe e le Domeniche: 9 Salmi e 9 Lezioni in tre Notturni.

· Le Feste di III Classe e le Ferie: 9 Salmi e 3 Lezioni in un Notturno.

 

I Salmi si prendono:

· Le Feste di I e II Classe, dal Proprio o dal Comune.

· Le Feste di III Classe, le Domeniche e le Ferie, dal Salterio.

Dopo i Salmi e il Versetto di ogni Notturno si dice un’Assoluzione, e prima di ogni Lezione si dice una Benedizione.

Dopo i Salmi e il Versetto di ogni Notturno si dice un’Assoluzione, e prima di ogni Lezione si dice una Benedizione.

Dopo i Salmi e il Versetto di ogni Notturno si dice un’Assoluzione, e prima di ogni Lezione si dice una Benedizione.

Dopo ogni Lezione si legge il suo Responsorio, tuttavia dopo l’ultima Lezione:

· Le Feste, nelle Domeniche minori e nelle Ferie del Tempo Pasquale si dice il Te Deum.

· Le Domeniche Maggiori e nelle Ferie si dice il IX o il III Responsorio.

Dopo ogni Lezione si legge il suo Responsorio, tuttavia dopo l’ultima Lezione:

· Le Feste, nelle Domeniche minori e nelle Ferie del Tempo Pasquale si dice il Te Deum.

· Le Domeniche Maggiori e nelle Ferie si dice il IX o il III Responsorio.

Dopo ogni Lezione si legge il suo Responsorio, tuttavia dopo l’ultima Lezione:

· Le Feste, nelle Domeniche minori e nelle Ferie del Tempo Pasquale si dice il Te Deum.

· Le Domeniche Maggiori e nelle Ferie si dice il IX o il III Responsorio.

(Non è previsto separare Mattutino dalle Lodi).

Se il Mattutino è separato dalle Lodi, termina con l’Orazione, il Benedicamus Domino e il Fidelium animae, poi Pater.

Se il Mattutino è separato dalle Lodi, termina con l’Orazione, il Benedicamus Domino e il Fidelium animae.

 

 


 

LODI

UFFICIO TRADIZIONALE

UFFICIO DIVINO AFFLATU (1911)

UFFICIO DEL 1962

(Non è previsto separare Mattutino dalle Lodi).

Se separate dal Mattutino, incominciano con Pater e Ave.

/

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Si dicono sette Salmi e un Cantico con le loro Antifone. Ci sono 5 Salmi fissi che si dicono ogni singolo giorno dell’anno compresi il Triduo Sacro e l’Ufficio dei Defunti: 3° e 4° Salmo sono sempre i Salmi 62 e 66 detti in maniera continua senza interposizione del Gloria Patri, mentre dal 6° all’8° sono i Salmi 148, 149 e 150 anch’essi senza soluzione di continuità.

I Salmi Domenicali (92, 99, 62 e 66, Cant. dei Tre Fanciulli, 148-150) si dicono a tutte le Domeniche eccetto quelle di Settuagesima, Quaresima e Passione, e sono anche detti a tutte le Feste di rito Doppio e Semidoppio.

Nei Salmi Feriali i Salmi fissi sono 6: oltre i cinque di cui sopra (62, 66, 148, 19, 150)  c’è anche il 50 che si dice per primo; variano solo il 2° Salmo e il Cantico. Essi si dicono anche per le Feste di rito Semplice.

Si dicono quattro Salmi e un Cantico con le loro Antifone.

I Salmi Domenicali (92, 99, Cant. dei Tre Fanciulli, 148) si dicono anche alle Feste di rito Doppio di I e II Classe, e alle Feste di rito Doppio Maggiore di Nostro Signore, della Santa Vergine, dei Santi Angeli, di San Giuseppe e San Giovanni Battista, e dei Santi Apostoli; inoltre, a rarissime feste Doppio minore o persino Semidoppio aventi Antifone proprie.

Inoltre esistono due Schemi di Salmi: lo Schema I si usa per le Feste, le Domeniche minori (comprese quelle Maggiori di Avvento) e le Ferie minori; lo Schema II per le Domeniche di Settuagesima, Quaresima e Passione, Ferie Maggiori, le Vigilie e le Quattro Tempora.

Si dicono quattro Salmi e un Cantico con le loro Antifone.

I Salmi Domenicali (92, 99, Cant. dei Tre Fanciulli, 148) si dicono anche alle Feste di I e II Classe.

Inoltre esistono due Schemi di Salmi: lo Schema I si usa per le Feste di III Classe, le Domeniche minori (comprese quelle Maggiori di Avvento) e le Ferie minori; lo Schema II per le Domeniche di Settuagesima, Quaresima e Passione, Ferie Maggiori, le Vigilie e le Quattro Tempora.

Inno, Versetto, Benedictus con la sua Antifona.

Inno, Versetto, Benedictus con la sua Antifona.

Inno, Versetto Benedictus con la sua Antifona.

Le Ferie Maggiori, Vigilie e Quattro Tempora si dicono le Preci Feriali.

Le Ferie Maggiori, Vigilie e Quattro Tempora si dicono le Preci Feriali.

I Mercoledì e Venerdì di Avvento, Quaresima, Passione e Quattro Tempora si dicono le Preci.

Orazione e  molto spesso commemorazioni.

Orazione e molto spesso  commemorazioni.

Orazione e molto raramente commemorazioni.

Quando non vi sono o non sono commemorate Feste di rito Doppio e Ottave si dicono cinque o sei Suffragi: della Croce (questo qui solo le Ferie), della Beata Vergine, di S. Giuseppe, dei S. Apostoli Pietro e Paolo, del Patrono del luogo oppure Titolare della chiesa, della Pace.

Nel Tempo Pasquale i Suffragi sono sostituiti dalla Commemorazione della Croce.

Nel Tempo di Avvento e in quello di Passione i Suffragi sono omessi.

Quando non vi sono o non sono commemorate Feste di rito Doppio e Ottave si dice il Suffragio (unico) in cui si nomina il Titolare della chiesa.

Nel Tempo Pasquale il Suffragio è sostituito dalla Commemorazione della Croce.

Nel Tempo di Avvento e in quello di Passione il Suffragio è omesso.

/

Benedicamus Domino, Fidelium animae.

Benedicamus Domino, Fidelium animae.

Benedicamus Domino, Fidelium animae.

Alla fine delle Lodi, o se si dicono di seguito altre Ore, alla fine dell’ultima, si dicono Pater, Dominus det nobis, Antifona alla Santa Vergine con Versetti e Orazione, Divinum Auxilium.

Alla fine delle Lodi, o se si dicono di seguito altre Ore, alla fine dell’ultima, si dicono Pater, Dominus det nobis, Antifona alla Santa Vergine con Versetti e Orazione, Divinum Auxilium.

/

 


 

PRIMA

UFFICIO TRADIZIONALE

UFFICIO DIVINO AFFLATU (1911)

UFFICIO DEL 1962

Pater, Ave e Credo.

Pater, Ave e Credo.

/

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Inno: si dice sempre Jam lucis orto sidere.

Inno: si dice sempre Jam lucis orto sidere.

Inno: si dice sempre Jam lucis orto sidere.

Salmi con una sola Antifona:

· Le Feste e il Sabato si dicono tre Salmi fissi: il 53 e le prime due divisioni del 118.

· Le Domeniche si dicono quattro Salmi: il 53, il 117 e le prime due divisioni del 118, più, se non sono commemorate Ottave, il Simbolo Atanasiano.

· Le Domeniche di Settuagesima, Quaresima e Passione vengono invece premessi i Salmi 92 e 99 dato che il 117 si è detto a Lodi insieme al 50.

· Le Ferie dal Lunedì al Venerdì si dicono quattro Salmi: il 53, le prime due divisioni del 118, e uno previsto per ogni giorno tra i Salmi 21-25.

Salmi con una sola Antifona:

· Le Feste di rito Doppio di I e II Classe, e le Feste di rito Doppio Maggiore di Nostro Signore, della Santa Vergine, dei Santi Angeli, di San Giuseppe e San Giovanni Battista, e dei Santi Apostoli, si dicono sempre tre Salmi fissi: il 53 e le prime due divisioni del 118.

· Le Domeniche si dicono il Salmo 117 e le prime due divisioni del 118, più, se non sono commemorate Feste di rito Doppio minore e maggiore o Ottave, il Simbolo Atanasiano.

· Le Domeniche di Settuagesima, Quaresima e Passione si dicono i Salmi 92, 99 e le prime due divisioni del 118, dato che il 117 si è detto a Lodi insieme al 50.

· Le Ferie si dicono tre Salmi variabili, tuttavia le Ferie Maggiori si aggiunge, come quarto Salmo, quello omesso alle Lodi dello Schema II (in quanto sostituito dal 50).

Salmi con una sola Antifona:

· Le Feste di I Classe si dicono sempre tre Salmi fissi: il 53 e le prime due divisioni del 118.

· Le Domeniche si dicono il Salmo 117 e le prime due divisioni del 118.

· Le Domeniche di Settuagesima, Quaresima e Passione si dicono i Salmi 92, 99 e le prime due divisioni del 118, dato che il 117 si è detto a Lodi insieme al 50.

· Le Feste di II e III Classe e le Ferie si dicono tre Salmi variabili.

Capitolo:

· Le Domeniche e Feste si dice il Capitolo Regi saeculorum.

· Le Ferie, Vigilie e Quattro Tempora si dice il Capitolo Pacem et veritatem.

Capitolo:

· Le Domeniche e Feste si dice il Capitolo Regi saeculorum.

· Le Ferie, Vigilie e Quattro Tempora si dice il Capitolo Pacem et veritatem.

Si dice sempre il Capitolo Regi saeculorum.

Responsorio e Versetto.

Responsorio e Verseto.

Responsorio e Versetto.

Quando non è celebrata né commemorata una Festa di rito Doppio o un’Ottava, si dicono sempre le Preci Domenicali.

Le Ferie Maggiori, Vigilie e Quattro Tempora si dicono invece le Preci Feriali (nel caso delle Ferie Maggiori Privilegiate, anche se ricorre una Festa di rito Doppio).

Quando non è celebrata né commemorata una Festa di rito Doppio o un’Ottava, si dicono sempre le Preci Domenicali.

Le Ferie Maggiori, Vigilie e Quattro Tempora si dicono invece le Preci Feriali (nel caso delle Ferie Maggiori Privilegiate, anche se ricorre una Festa di rito Doppio).

/

Orazione Domine Deus omnipotens e Benedicamus Domino.

Orazione Domine Deus omnipotens e Benedicamus Domino.

Orazione Domine Deus omnipotens e Benedicamus Domino.

Martirologio, Versetti e Orazioni.

Martirologio, Versetti e Orazioni.

Martirologio, Versetti e Orazioni.

Lezione Breve del Tempo oppure corrispondente al Capitolo di Nona della Festa.

Lezione Breve del Tempo oppure corrispondente al Capitolo di Nona della Festa.

Lezione Breve del Tempo.

Adjutorium nostrum, Benedicite, Dominus nos benedicat.

Adjutorium nostrum, Benedicite, Dominus nos benedicat.

Adjutorium nostrum, Benedicite, Dominus nos benedicat.

Se non segue immediatamente nessun altra Ora Canonica, si conclude col Pater.

Se non segue immediatamente nessun altra Ora Canonica, si conclude col Pater.

/

 


 

TERZA, SESTA E NONA

UFFICIO TRADIZIONALE

UFFICIO DIVINO AFFLATU (1911)

UFFICIO DEL 1962

Pater e Ave.

Pater e Ave,

/

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Inno:

· A Terza si dice Nunc nobis Sancte Spiritus, tuttavia nella Festa e Ottava di Pentecoste si dice Veni Creator Spiritus.

· A Sesta si dice Rector potens verax Deus.

· A Nona si dice Rerum Deus tenax vigor.

Inno:

· A Terza si dice Nunc nobis Sancte Spiritus, tuttavia nella Festa e Ottava di Pentecoste si dice Veni Creator Spiritus.

· A Sesta si dice Rector potens verax Deus.

· A Nona si dice Rerum Deus tenax vigor.

Inno:

· A Terza si dice Nunc nobis Sancte Spiritus, tuttavia nella Festa e Ottava di Pentecoste si dice Veni Creator Spiritus.

· A Sesta si dice Rector potens verax Deus.

· A Nona si dice Rerum Deus tenax vigor.

Si dicono sempre tre divisioni del Salmo 118 con un’Antifona: dalla 3° ala 5° a Terza, dalla 6° all’8° a Sesta, dalla 9° all’11° a Nona.

Tre Salmi variabili con un’Antifona.

Le Domeniche e le Feste di rito Doppio di I e II Classe, e le Feste di rito Doppio Maggiore di Nostro Signore, della Santa Vergine, dei Santi Angeli, di San Giuseppe e San Giovanni Battista, e dei Santi Apostoli, si dicono tre divisioni del Salmo 118: dalla 3° ala 5° a Terza, dalla 6° all’8° a Sesta, dalla 9° all’11° a Nona.

Tre Salmi variabili con un’Antifona.

Le Domeniche e le Feste di I Classe si dicono tre divisioni del Salmo 118: dalla 3° ala 5° a Terza, dalla 6° all’8° a Sesta, dalla 9° all’11° a Nona.

Capitolo, Responsorio, Versetto.

Capitolo, Responsorio, Versetto.

Capitolo, Responsorio, Versetto.

Le Ferie Maggiori, Vigilie e Quattro Tempora si dicono le Preci Feriali.

Le Ferie Maggiori, Vigilie e Quattro Tempora si dicono le Preci Feriali.

/

Orazione, Benedicamus Domino, Fidelium animae.

Orazione, Benedicamus Domino, Fidelium animae.

Orazione, Benedicamus Domino, Fidelium animae.

Se non segue immediatamente nessun altra Ora Canonica, si conclude col Pater.

Se non segue immediatamente nessun altra Ora Canonica, si conclude col Pater.

/

 


 

VESPRI

UFFICIO TRADIZIONALE

UFFICIO DIVINO AFFLATU (1911)

UFFICIO DEL 1962

Pater e Ave.

Pater e Ave.

/

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Si dicono 5 Salmi con Antifone (una sola Antifona nel Tempo Pasquale):

· Le Feste di rito Doppio e Semidoppio e le Ottave si dicono i Salmi dal Proprio o dal Comune.

· La Domenica si dicono i Salmi 109, 110, 111, 112 e 113.

· Le Ferie e Feste di rito Semplice si dicono i Salmi Feriali, che variano dal Lunedì al Sabato.

Si dicono 5 Salmi con Antifone (una sola Antifona nel Tempo Pasquale):

· Lle Feste di rito Doppio di I e II Classe, e le Feste di rito Doppio Maggiore di Nostro Signore, della Santa Vergine, dei Santi Angeli, di San Giuseppe e San Giovanni Battista, e dei Santi Apostoli, e infine a rarissime feste Doppio minore o persino Semidoppio aventi Antifone proprie, si dicono i Salmi dal Proprio o dal Comune.

· La Domenica si dicono i Salmi 109, 110, 111, 112 e 113.

· Le Ferie e le Feste di rito Doppio minore, maggiore, Semidoppio Semplice si dicono i Salmi Feriali, che variano dal Lunedì al Sabato.

Si dicono 5 Salmi con Antifone (una sola Antifona nel Tempo Pasquale):

· Alle Feste di I e II Classe si dicono i Salmi dal Proprio o dal Comune.

· La Domenica si dicono i Salmi 109, 110, 111, 112 e 113.

· Le Ferie e le Feste III Classe si dicono i Salmi Feriali, che variano dal Lunedì al Sabato.

Inno, Versetto, Magnificat con la sua Antifona.

Inno, Versetto, Magnificat con la sua Antifona.

Inno, Versetto, Magnificat con la sua Antifona.

Le Ferie Maggiori, Vigilie e Quattro Tempora si dicono le Preci Feriali.

Le Ferie Maggiori, Vigilie e Quattro Tempora si dicono le Preci Feriali.

I Mercoledì e Venerdì di Avvento, Quaresima, Passione e Quattro Tempora si dicono le Preci.

Orazione e quasi sempre commemorazioni.

Orazione e quasi sempre commemorazioni.

Orazione e molto raramente commemorazioni.

Quando non vi sono o non sono commemorate Feste di rito Doppio e Ottave si dicono cinque o sei Suffragi: della Croce (questo qui solo le Ferie), della Beata Vergine, di S. Giuseppe, dei S. Apostoli Pietro e Paolo, del Patrono del luogo oppure Titolare della chiesa, della Pace.

Nel Tempo Pasquale i Suffragi sono sostituiti dalla Commemorazione della Croce.

Nel Tempo di Avvento e in quello di Passione i Suffragi sono omessi.

Quando non vi sono o non sono commemorate Feste di rito Doppio e Ottave si dice il Suffragio (unico) in cui si nomina il Titolare della chiesa.

Nel Tempo Pasquale il Suffragio è sostituito dalla Commemorazione della Croce.

Nel Tempo di Avvento e in quello di Passione il Suffragio è omesso.

/

Benedicamus Domino, Fidelium animae.

Benedicamus Domino, Fidelium animae.

Benedicamus Domino, Fidelium animae.

Se Compieta non segue immediatamente, si conclude col Pater.

Se Compieta non segue immediatamente, si conclude col Pater.

/

 


 

COMPIETA

UFFICIO TRADIZIONALE

UFFICIO DIVINO AFFLATU (1911)

UFFICIO DEL 1962

Jube Domine, Lettura Breve Fratres sobrii estote, Pater, Adjutorium nostrum, Confiteor con Misereatur e Indulgentiam.

Jube Domine, Lettura Breve Fratres sobrii estote, Pater, Adjutorium nostrum, Confiteor con Misereatur e Indulgentiam.

Jube Domine, Lettura Breve Fratres sobrii estote, Pater rimpiazzabile dall’esame di coscienza, Adjutorium nostrum, Confiteor con Misereatur e Indulgentiam.

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Deus in adjutorium, Gloria e Alleluja o Laus tibi Domine.

Quattro Salmi fissi (4, i primi sei versetti del 30, 90 e 133) con una sola Antifona.

Tre Salmi variabili con una sola Antifona.

I Salmi Domenicali (4, 90 e 133) si dicono anche alle Feste di rito Doppio di I e II Classe, e alle Feste di rito Doppio Maggiore di Nostro Signore, della Santa Vergine, dei Santi Angeli, di San Giuseppe e San Giovanni Battista, e dei Santi Apostoli.

Tre Salmi variabili con una sola Antifona.

I Salmi Domenicali (4, 90 e 133) si dicono anche alle Feste di I e II Classe.

Inno Te lucis ante terminum, Capitolo Tu autem in nobis, Responsorio In manus tuas, Versetto  Custodi nos, e Nunc dimittis con la sua Antifona Salva nos.

Inno Te lucis ante terminum, Capitolo Tu autem in nobis, Responsorio In manus tuas, Versetto  Custodi nos, e Nunc dimittis con la sua Antifona Salva nos.

Inno Te lucis ante terminum, Capitolo Tu autem in nobis, Responsorio In manus tuas, Versetto  Custodi nos, e Nunc dimittis con la sua Antifona Salva nos.

Quando non è celebrata né commemorata una Festa di rito Doppio o un’Ottava, si dicono sempre le Preci.

Le Ferie Maggiori, Vigilie e Quattro Tempora, le Preci sono considerate come Feriali e si dicono in ginocchio, altrimenti sono considerate come Domenicali e si dicono in piedi.

Quando non è celebrata né commemorata una Festa di rito Doppio o un’Ottava, si dicono sempre le Preci.

Le Ferie Maggiori, Vigilie e Quattro Tempora, le Preci sono considerate come Feriali e si dicono in ginocchio, altrimenti sono considerate come Domenicali e si dicono in piedi.

/

Orazione  Visita nos, Benedicamus Domino, Benedicat nos, Antifona alla Santa Vergine con Versetto e Orazione, Divinum auxilium.

Orazione  Visita nos, Benedicamus Domino, Benedicat nos, Antifona alla Santa Vergine con Versetto e Orazione, Divinum auxilium.

Orazione  Visita nos, Benedicamus Domino, Benedicat nos, Antifona alla Santa Vergine con Versetto e Orazione, Divinum auxilium.

Pater, Ave e Credo.

Pater, Ave e Credo.

/

 


 

RIASSUMENDO:

 

UFFICIO TRADIZIONALE

UFFICIO DIVINO AFFLATU (1911)

UFFICIO DEL 1962

 

Mattutino e Prima incominciano, e Compieta termina, con Pater, Ave e Credo; da Terza a Vespri incominciano con Pater e Ave.

Alla fine delle Ore Canoniche da Lodi a Vespri, se non segue immediatamente un’altra Ora, si dice il Pater.

Mattutino e Prima incominciano, e Compieta termina, con Pater, Ave e Credo; da Terza a Vespri, e anche Lodi se separate dal Mattutino incominciano con Pater e Ave.

Alla fine delle Ore Canoniche da Lodi a Vespri, se non segue immediatamente un’altra Ora, si dice il Pater.

Il Pater, l’Ave e il Credo all’inizio e fine delle Ore sono stati rimossi dall’Ufficio.

 

Il numero di Salmi a Mattutino e Prima cambia tra Feste di rito  Doppio e Semidoppio (9 Salmi a Mattutino 3 a Prima), le Domeniche (18 Salmi a Mattutino, 4 a Prima più quasi sempre il Simbolo Atanasiano), le Feste di rito Semplice e le Ferie (12 Salmi a Mattutino, 4 Salmi a Prima dal Lunedì al Venerdì, 3 il Sabato).

A Mattutino si dicono 9 Salmi; a Prima se ne dicono 3, tuttavia, quando a Lodi si usa lo Schema II, quello rimpiazzato dal Miserere viene aggiunto a quelli di Prima. Il Simbolo Atanasiano viene detto molto raramente perché quasi sempre nelle Domeniche si commemorano Feste d rito Doppio.

Si dicono 9 Salmi a Mattutino e 3 a Prima. Il Simbolo Atanasiano è stato radiato dall’Ufficio Domenicale e si dice solo a Prima della Festa della SS. Trinità.

 

Esistono Salmi fissi che si dicono ogni giorno senza eccezioni: 62, 66, 148, 149 e 150 a Lodi; 53 e l’inizio del 118 a Prima; il resto del 118 distribuito tra Terza, Sesta e Nona; infine i Salmi 4, 90, 133 e l’inizio del 30 a Compieta (la quale Compieta è identica tutti i giorni).

Non esistono Salmi fissi, Compieta varia ogni giorno della Settimana.

Non esistono Salmi fissi, Compieta varia ogni giorno della Settimana.

 

· Il Salmo 50 o Miserere è semifisso in teoria perché è incluso nel Salterio di tutti i giorni feriali a Lodi; inoltre si dice anche le Domeniche di Settuagesima, Quaresima e Passione. Ma in pratica, essendo il calendario zeppo di feste di rito Doppio e Semidoppio, in cui i Salmi sono presi dal Proprio o dal Comune, viene recitato abbastanza raramente.

· I Salmi 92 e 99 e il Cantico dei Tre Fanciulli sono de facto semifissi perché in quanto Salmi domenicali si dicono alle Lodi di tutte le Feste di rito Doppio e Semidoppio.

· Infine i Salmi 109 e 112, primo e quarto dei Vespri domenicali, sono inclusi in tutti i Comuni dei Santi, dunque si dicono quasi ogni giorno.

· Il Salmo 50 o Miserere si dice normalmente solo a Mattutino del Mercoledì; tuttavia è inserito nello Schema II delle Lodi di tutti i giorni, dunque si dice anche alle Ferie Maggiori e le Domeniche di Settuagesima, Quaresima e Passione.

· I Salmi 92 e 99 e il Cantico dei Tre Fanciulli essendo Salmi domenicali, si dicono anche alle Feste di rito Doppio di I e II Classe, e alle Feste di rito Doppio Maggiore di Nostro Signore, della Santa Vergine, dei Santi Angeli, di San Giuseppe e San Giovanni Battista, e dei Santi Apostoli.

· I Salmi 109 e 112 si dicono solo a quelle Feste di rito Doppio di I e II Classe e Doppio Maggiore come sopra in cui ricorrono nel Proprio o nel Comune.

· Il Salmo 50 o Miserere si dice normalmente solo a Mattutino del Mercoledì; tuttavia è inserito nello Schema II delle Lodi di tutti i giorni, dunque si dice anche alle Ferie Maggiori e le Domeniche di Settuagesima, Quaresima e Passione.

· I Salmi 92, 99, 62, il Cantico dei Tre Fanciulli  e il Salmo 148, essendo Salmi domenicali, si dicono anche alle Feste di I e II Classe.

· I Salmi 109 e 112 si dicono solo a quelle Feste di rito Doppio di I e II in cui ricorrono nel Proprio o nel Comune.

 

· Le Feste di rito Doppio e Semidoppio e le Domeniche si dicono 9 Letture a Mattutino.

· Le Feste di rito Semplice e le Ferie, Vigilie e Quattro Tempora se ne dicono 3.

· Le Feste di rito Doppio e Semidoppio e le Domeniche si dicono 9 Letture a Mattutino.

· Le Feste di rito Semplice e le Ferie, Vigilie e Quattro Tempora se ne dicono 3.

· Le Feste di I e II Classe e le Domeniche si dicono 9 Letture a Mattutino.

· Le Feste III Classe e le Ferie, Vigilie e Quattro Tempora se ne dicono 3.

 

Esistono sei Suffragi a Lodi e Vespri, le Preci Domenicali a Prima e Compieta, e quelle Feriali ogni Ora Canonica da Lodi a Compieta.

Esiste un solo Suffragio a Lodi e Vespri, le Preci Domenicali a Prima e Compieta, e quelle Feriali ogni Ora Canonica da Lodi a Compieta.

Il Suffragio e le Preci Domenicali sono stati cancellati; le Preci Feriali sono sostituite dalle Preci che si dicono a Lodi e Vespri (dei soli Mercoledì e Venerdì in cui spetta dirle).

 

Le Lodi, o se si continua l’Ufficio l’ultima Ora (e nell’Ufficio corale tutte le Ore), termina con Pater, Dominus det nobis suam pacem, l’Antifona alla Santa Vergine col Versetto, l’Orazione e il Divinum auxilium.

Le Lodi, o se si continua l’Ufficio l’ultima Ora (e nell’Ufficio corale tutte le Ore), termina con Pater, Dominus det nobis suam pacem, l’Antifona alla Santa Vergine col Versetto, l’Orazione e il Divinum auxilium.

Soltanto a fine di Compieta si dicono l’Antifona alla Santa Vergine col Versetto, l’Orazione e il Divinum auxilium.

 

 


 

INOLTRE, QUANTO AD ALTRE DIFFERENZE:

 

UFFICIO TRADIZIONALE

UFFICIO DIVINO AFFLATU (1911)

UFFICIO DEL 1962

La preghiera Aperi Domine si può dire facoltativamente prima di recitare l’Ufficio, così come la preghiera Sacrosanctae alla fine. Tuttavia esse sono obbligatorie nell’Ufficio solenne.

La preghiera Aperi Domine si può dire facoltativamente prima di recitare l’Ufficio, così come la preghiera Sacrosanctae alla fine. Tuttavia esse sono obbligatorie nell’Ufficio solenne.

La preghiera Aperi Domine si può dire facoltativamente prima di recitare l’Ufficio, così come la preghiera Sacrosanctae alla fine, ma non sono previste nell’Ufficio solenne.

Ci sono tre riti: Doppio (di I e II Classe, maggiore e minore), Semidoppio, Semplice; poi si aggiungono l’Ufficio Domenicale e Feriale. Essi hanno tra loro un modo assai diverso di strutturare l’Ufficio.

Ci sono tre riti: Doppio (di I e II Classe, maggiore e minore), Semidoppio, Semplice; poi si aggiungono l’Ufficio Domenicale e Feriale. Le differenze tra essi sono state parecchio livellate e uniformate, ne sopravvivono pochissime come il raddoppiamento delle Antifone, le Preci e il Suffragio.

L’Ufficio essendo stato de facto unificato sotto forma di rito Doppio, ci sono tre Classi di Feste (I, II e III) più l’Ufficio Domenicale e Feriale: l’Ufficio è sempre strutturato in modo identico. Tra parentesi, il rito Semidoppio era già stato eliminato nel 1955 e le Feste aventi tale rito sono state trasposte al Doppio minore.

Nel rito Doppio le Antifone si raddoppiano (sono dette integralmente prima o dopo il Salmo) alle Ore Maggiori; negli altri riti, nell’Ufficio Domenicale e in quello Feriale, sono solo intonate all’inizio e dette integralmente dopo il Salmo.

Nel rito Doppio le Antifone si raddoppiano (sono dette integralmente prima o dopo il Salmo) alle Ore Maggiori; negli altri riti, nell’Ufficio Domenicale e in quello Feriale, sono solo intonate all’inizio e dette integralmente dopo il Salmo.

Le Antifone sono raddoppiate sempre e a tutte le Ore Canoniche senza eccezioni.

· Gli Uffici di rito Doppio, Semidoppio e Domenicale cominciano con i Primi Vespri e terminano con la Compieta che segue i Secondi Vespri a meno che questi non siano del tutto o in parte di un Ufficio uguale (e in tal caso si dividono) oppure superiore.

· Gli Uffici di rito Semplice cominciano con i Primi Vespri e terminano con Nona.

· Gli Uffici Feriali, delle Vigilie e Quattro Tempora incominciano con Mattutino e terminano con Nona oppure con la Compieta che segue i Secondi Vespri, se questi non sono impediti da un Ufficio superiore.

·  Quando i Secondi Vespri di una Festa e i Primi Vespri di un’altra sono in concorrenza e hanno pari rito, solennità, qualità e dignità, i Vespri si dividono: dall’inizio alla ripetizione della quinta Antifona per l’Ufficio precedente, dal Capitolo in poi per l’Ufficio seguente con commemorazione del precedente. Ciò vale anche per la concorrenza tra le Domeniche e le Feste di rito Semidoppio.

· Gli Uffici di rito Doppio, Semidoppio e Domenicale cominciano con i Primi Vespri e terminano con la Compieta che segue i Secondi Vespri a meno che questi non siano del tutto o in parte di un Ufficio uguale (e in tal caso si dividono) oppure superiore.

· Gli Uffici di rito Semplice cominciano con i Primi Vespri e terminano con Nona.

· Gli Uffici Feriali, delle Vigilie e Quattro Tempora incominciano con Mattutino e terminano con Nona oppure con la Compieta che segue i Secondi Vespri, se questi non sono impediti da un Ufficio superiore.

· Quando i Secondi Vespri di una Festa e i Primi Vespri di un’altra sono in concorrenza e hanno pari rito, solennità, qualità e dignità, i Vespri si dividono: dall’inizio alla ripetizione della quinta Antifona per l’Ufficio precedente, dal Capitolo in poi per l’Ufficio seguente con commemorazione del precedente. Ciò però non vale più per le Domeniche.

· Gli Uffici di I Classe e Domenicali, e le Feste di Nostro Signore di II Classe, cominciano con i Primi Vespri e terminano con la Compieta che segue i Secondi Vespri a meno che questi non siano impediti da un Ufficio superiore.

· Gli Uffici di II e III Classe e Feriali cominciano a Mattutino e terminano con la Compieta che segue i Vespri se questi non sono impediti da un Ufficio superiore.

· È stata eliminata del tutto la possibilità di  dividere i Vespri.

Le Domeniche essendo assimilate al rito Semidoppio, esse cedono a tutte le Feste di rito Doppio. Fanno eccezione solo le Domeniche Maggiori:

· Domeniche di I Classe: la I di Avvento, la I di Quaresima, quelle di Passione e delle Palme, e poi Pasqua, in Albis, Pentecoste e SS. Trinità (che però sono Feste di rito Doppio di I Classe). Queste Domeniche non sono mai omesse.

· Domeniche di II Classe: II, III e IV di Avvento, II, III e IV di Quaresima. Esse cedono solo alle Feste di rito Doppio di I Classe.

Pur essendo le Domeniche di rito Semidoppio, cedono solo alle Feste di rito Doppio di I e II Classe. Fanno eccezione solo le Domeniche Maggiori:

· Domeniche di I Classe: la I di Avvento, tutte quelle di Quaresima, Passione e Palme, poi Pasqua e in Albis (che però sono Feste di rito Doppio di I Classe). Queste Domeniche non sono mai omesse.

· Domeniche di II Classe: II, III e IV di Avvento, Settuagesima, Sessagesima e Quinquagesima. Esse cedono solo alle Feste di rito Doppio di I Classe.

Le Domeniche di II Classe (equivalenti alle antiche Domeniche minori) cedono solo alle Feste di I Classe. Tutte le altre Domeniche, cioè Avvento, Settuagesima, Quaresima e Passione, Pasqua, in Albis e Pentecoste, non cedono a nessuna Festa.

Le Ferie Maggiori non privilegiate (Avvento, Quaresima, Settimana di Passione, più le Quattro Tempora e le Vigilie) cedono alle Feste di rito Doppio e Semidoppio.

Le Ferie Maggiori non privilegiate (Avvento, Quaresima, Settimana di Passione, più le Quattro Tempora e le Vigilie) cedono alle Feste di rito Doppio e Semidoppio.

Le Ferie di III Classe di Quaresima e Passione cedono alle Feste di I e II Classe ma non a quelle di III Classe, impedendo di festeggiare numerosi Santi.

 

Prima del 1883 tutte le Feste di rito Doppio e Semidoppio impedite venivano traslate.

A partire dal 1883 è concesso traslare solo le Feste impedite di rito Doppio di I e II Classe, e le Feste di rito Doppio Maggiore dei Dottori della Chiesa. Le altre Feste di rito Doppio Maggiore, quelle di rito Doppio minore e Semidoppio sono solo commemorate, come quelle di rito Semplice.

Sono traslate solo le Feste impedite di rito Doppio di I e II Classe. Le Feste impedite di rito Doppio maggiore e minore, Semidoppio e Semplice sono solo commemorate.

Sono traslate solo le Feste impedite di I Classe. Le altre sono solo commemorate in rare circostanze.

Vi è quasi sempre commemorazione a Mattutino, Lodi e Vespri in caso di occorrenza o concorrenza tra due o più Uffici. Le eccezioni sono rare.

Vi è quasi sempre commemorazione a Mattutino, Lodi e Vespri in caso di occorrenza o concorrenza tra due o più Uffici. Le eccezioni sono rare.

Le commemorazioni sono consentite molto di rado. Quelle a Mattutino sono del tutto soppresse.

Ci sono due cicli di Salmi: quello distribuito tra Mattutino e Lodi (e Prima dal Lunedì al Venerdì) che va dal Salmo 1 al 108, e quello dei Vespri che va dal Salmo 109 al 147. Restano solo poche eccezioni come i Salmi dal 148 al 150 detti alla fine di Lodi, e i Salmi 4, 90 e 133 detti a Compieta (del Salmo 30 è recitata solo parte a Compieta, ma poi è ripreso integralmente a Mattutino del Lunedì).

Inoltre ad eccezione del Salmo 118 che viene frammentato tra Prima e Nona, gli altri non vengono mai interrotti ma sono recitati per intero.

I Salmi sono distribuiti in modo assolutamente caotico e incoerente, e moltissimi sono recitati a spezzoni.

I Salmi sono distribuiti in modo assolutamente caotico e incoerente, e moltissimi sono recitati a spezzoni.

La maggior parte dell’Ufficio si recita a voce alta. Tuttavia ci sono parti che si recitano a voce bassa (es. Pater, Ave e Credo all’inizio e fine delle Ore), oppure che si intonano e concludono a voce alta mentre il resto si dice a voce bassa (es. Pater e Credo nelle Preci).

La maggior parte dell’Ufficio si recita a voce alta. Tuttavia ci sono parti che si recitano a voce bassa (es. Pater, Ave e Credo all’inizio e fine delle Ore), oppure che si intonano e concludono a voce alta mentre il resto si dice a voce bassa (es. Pater e Credo nelle Preci).

L’Ufficio viene recitato interamente a voce alta.

La conclusione degli Inni varia in occasione di numerosi tempi liturgici, Feste e Ottave.

La fine della prima strofa dell’Inno Iste Confessor per il Mattutino e i Vespri dei Confessori varia a seconda se il Santo è morto il giorno della sua festa (meruit beatas scandere sedes) oppure no (meruit supremos laudis honores).

La conclusione degli Inni varia in occasione di numerosi tempi liturgici, Feste e Ottave.

La fine della prima strofa dell’Inno Iste Confessor per il Mattutino e i Vespri dei Confessori varia a seconda se il Santo è morto il giorno della sua festa (meruit beatas scandere sedes) oppure no (meruit supremos laudis honores).

La conclusione degli Inni non cambia.

La prima strofa dell’Inno Iste Confessor per il Mattutino e i Vespri dei Confessori termina sempre per meruit supremos laudis honores.

Nell’anno liturgico il calendario universale prevede 18 Vigilie e 16 Ottave. I calendari particolari possono computare diverse Ottave: quelle dei Patroni del luogo, dei Titolari della Cattedrale e della chiesa, degli Anniversari della Dedicazione della Cattedrale e della chiesa, dei Santi Fondatori e Titolari delle Congregazioni religiose.

Nell’anno liturgico il calendario universale prevede 18 Vigilie e 13 vere Ottave (più altre 5 puramente nominali). I calendari particolari possono computare diverse Ottave: quelle dei Patroni del luogo, dei Titolari della Cattedrale e della chiesa, degli Anniversari della Dedicazione della Cattedrale e della chiesa, dei Santi Fondatori e Titolari delle Congregazioni religiose.

Nell’anno liturgico vi sono 8 Vigilie e 3 Ottave. Le Ottave dei calendari particolari sono anch’esse soppresse.

Sette Feste del calendario universale (SS. Nome di Gesù, Patrocinio di San Giuseppe, Preziosissimo Sangue, San Gioachino, SS. Nome di Maria, Sette Dolori della Beata Vergine Maria, SS. Rosario), più innumerevoli altre nei calendari particolari, sono fissate di Domenica per permettere un maggior concorso dei fedeli.

Tre Feste (SS. Nome di Gesù, Sacra Famiglia e Cristo Re) sono fissate di Domenica e vi è la proibizione di fissarne altre in futuro.

Tuttavia, per quanto riguarda le altre Feste che dal 1913 sono state trasferite in giorni feriali, resta il diritto di celebrarne la Messa la Domenica in cui erano fissate.

Tre Feste (SS. Nome di Gesù, Sacra Famiglia e Cristo Re) sono fissate di Domenica e vi è la proibizione di fissarne altre in futuro.

Il Triduo Sacro comincia col Mattutino del Giovedì Santo (cantato nel tardo pomeriggio del Mercoledì) e termina con Nona del Sabato Santo cui segue la Vigilia Pasquale (celebrata la mattina del Sabato Santo). Dopo la Vigilia e la Messa, che inizia verso mezzogiorno, si cantano i Primi Vespri di Pasqua.

Il Triduo Sacro comincia col Mattutino del Giovedì Santo (cantato nel tardo pomeriggio del Mercoledì) e termina con Nona del Sabato Santo cui segue la Vigilia Pasquale (celebrata la mattina del Sabato Santo). Dopo la Vigilia e la Messa, che inizia verso mezzogiorno, si cantano i Primi Vespri di Pasqua.

Il Triduo Sacro comincia col Mattutino del Giovedì Santo (cantato la mattina) e termina con Compieta del Sabato Santo che può essere omessa da chi partecipa alla Vigilia Pasquale (celebrata nella notte tra Sabato Santo e Domenica di Pasqua). La Vigilia sostituisce il Mattutino e dopo la Messa si cantano le Lodi di Pasqua.

Il pomeriggio del 1 Novembre si fanno i Secondi Vespri di Ognissanti seguiti dai Vespri dei Defunti e la Compieta di Ognissanti. Il 2 Novembre si fa l’Ufficio dell’Ottava di Ognissanti con, in più, l’Ufficio dei Defunti.

Il pomeriggio del 1 Novembre si fanno i Secondi Vespri di Ognissanti seguiti dai Vespri dei Defunti con la loro Compieta propria. Il 2 Novembre si fa un Ufficio proprio dei Defunti che arriva fino a Nona.

La Commemorazione dei fedeli defunti riguarda unicamente la giornata del 2 Novembre da Mattutino a Compieta.

Gli Uffici Addizionali fanno pienamente parte dell’Ufficio corale e devono essere cantati in certi giorni:

· L’Ufficio dei Defunti ogni primo Lunedì del mese e, in Avvento e Quaresima, tutti i Lunedì, ma purché non siano impediti da Feste di rito Doppio o Semidoppio, o dalla Settimana Santa.

· I Salmi Graduali, tutti i Mercoledì di Quaresima non impediti come sopra.

· I Salmi Penitenziali con le Litanie dei santi, tutti i Venerdì di Quaresima non impediti.

· Il Piccolo Ufficio della Beata Vergine Maria che io sappia non è obbligatorio se non in certi Ordini religiosi, ma non va recitato pubblicamente i giorni in cui vi sono Feste di rito Doppio e Semidoppio, le Domeniche, quando si celebra Santa Maria in Sabato, e il Sacro Triduo.

 

È anche indicato il modo di incastonare gli Uffici Addizionali nel corso dell’Ufficio quotidiano:

· Per il Piccolo Ufficio della Beata Vergine: i Vespri prima di quelli del giorno e Compieta dopo quella del giorno; Mattutino e Lodi prima del Mattutino del giorno, Prima dopo il Benedicamus Domino di Prima del giorno ed è seguita dal Martirologio; Terza, Sesta e Nona dopo i loro corrispondenti dell’Ufficio normale.

· Per l’Ufficio dei Defunti: Vespri dopo i Vespri del giorno, Mattutino e Lodi dopo le Lodi del giorno.

· Per i Salmi Graduali: prima del Mattutino

· Per i Salmi Penitenziali e le Litanie: dopo il Benedicamus Domino delle Lodi.

 

I tre giorni delle Rogazioni e il 25 Aprile giorno delle Litanie Maggiori, vi è l’obbligo, per chi le recita in privato, di dire le Litanie dei Santi dopo il Benedicamus Domino di Lodi.

Non c’è alcun obbligo di celebrare gli Uffici addizionali, e non vengono fornite indicazioni sul modo di integrarli in esso.

I tre giorni delle Rogazioni e il 25 Aprile giorno delle Litanie Maggiori, vi è l’obbligo, per chi le recita in privato, di dire le Litanie dei Santi, preferibilmente dopo il Benedicamus Domino di Lodi.

Non c’è alcun obbligo di celebrare gli Uffici addizionali, e non vengono fornite indicazioni sul modo di integrarli in esso.

I tre giorni delle Rogazioni e il 25 Aprile giorno delle Litanie Maggiori, vi è l’obbligo, per chi le recita in privato, di dire le Litanie dei Santi, preferibilmente dopo il Benedicamus Domino di Lodi.

 


IN BUONA SOSTANZA:





Nessun commento:

Posta un commento