Il conciliabolo Vaticano II è rigettato in blocco, al pari del magistero susseguente, in quanto hanno trasformato il Cattolicesimo in una nuova religione.
La liturgia presa in esame sarà quella anteriore alle riforme apportate dal prelato massone Annibale Bugnini e purtroppo approvate da Papa Pio XII nel 1955, sebbene anche questa liturgia sia da considerarsi pesantemente taroccata e manipolata rispetto a quella promulgata da San Pio V in seguito al Concilio di Trento, soprattutto principalmente a causa delle pessime riforme applicate tra il 1911 e il 1913 da San Pio X con la Costituzione Divino Afflatu e altri decreti. Sarà mia cura particolare essere sempre chiaro quando mi riferisco alle une e alle altre rubriche.
Quanto al Diritto Canonico, ovviamente quello di cui tengo conto è il Codex Juris Canonici del 1917.
PATRONI
Pongo questo blog sotto l'almo patrocinio:
- Della Beatissima Vergine Maria col titolo di Debellatrice di tutte le eresie,
- Di San Tommaso d'Aquino Dottore della Chiesa e Principe dei Teologi,
- Di San Pietro da Verona Inquisitore e Martire,
- Del Papa San Gregorio VII e del Vescovo Martire San Tommaso Becket, esimi difensori dei diritti di Dio e della Santa Chiesa
- Dei Santi Benedetto da Norcia e Bruno da Colonia, Patriarchi del Monachesimo occidentale rispettivamente per la forma cenobitica e quella eremitica
- Le letture del Mattutino e i testi della Messa le prendo quasi esclusivamente dal sito divinumofficium.com provvedendo personalmente a correggere i frequenti errori. In alternativa i testi mancanti o corretti li cerco principalmente dai siti sardiniatridentina.blogspot.com e tradidiaccepi.blogspot.com
- Il Martirologio in latino lo prendo da un'edizione originale in pdf del 1948, quello italiano da un'edizione del 1955 (ma non ancora traviato dalle riforme bugniniane)
- I testi dell'Anno Liturgico di Dom Guéranger li prendo invece dal sito sensusfidelium.us, purtroppo corrotto dal "Bugnini prima mano" e da numerose revisioni moderniste fatte dal curatore, che cerco, quando me ne accorgo, di omettere.
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