24 ottobre 2021

Lunedì 25 Ottobre 2021 nella liturgia



Festa dei Santi Crisanto e Daria Martiri, Semplice, colore liturgico rosso.

Vespri della Festa di Sant'Evaristo Papa e Martire, Semplice, colore liturgico rosso.


Qui per le peculiarità del Tempo dopo Pentecoste:

https://loquerequaedecentsanamdoctrinam.blogspot.com/2021/05/dispensa-di-liturgia-sul-tempo-dopo.html


Al Breviario

All'Ufficio dei Santi Crisanto e Daria:

Antifone e Salmi dal Salterio (1 Notturno a Mattutino, I Schema a Lodi), il resto dal Comune di più  Martiri. Prime due Letture dal Proprio del Tempo al Lunedì nella IV Settimana di Ottobre, III Lezione e Orazione dal Proprio dei Santi (al 25 Ottobre).

Le Antifone non si raddoppiano, si dicono il Suffragio a Lodi e le Preci Domenicali a Prima.

All'Ufficio di Sant'Evaristo:

Ai Vespri Antifone e Salmi dal Salterio, il resto dal Comune di un Martire, Orazione dal Proprio dei Santi (al 26 Ottobre).

Le Antifone non si raddoppiano, si dicono il Suffragio a Vespri e le Preci a Compieta.


Nota per coloro che recitano per devozione il Breviario anteriore alle disastrose riforme del 1911 (chi ha l'obbligo dell'Ufficio purtroppo non soddisfa a tale obbligo se non usa il Breviario riformato dalla Costituzione Apostolica Divino Afflatu, almeno tale è stata la volontà di San Pio X espressamente manifestata nella detta Costituzione):

Festa dei Santi Crisanto e Daria Martiri, Semplice, colore liturgico rosso.

Vespri della Festa di Sant'Evaristo Papa e Martire, Semplice, colore liturgico rosso.


All'Ufficio dei Santi Crisanto e Daria:

A Mattutino: Invitatorio dal Comune di più Martiri, Antifone, Salmi  e Versetto dal Salterio, prime due Letture dal Proprio del Tempo al Lunedì nella IV Settimana di Ottobre, III Lezione dal Proprio dei Santi (al 25 Ottobre) seguita dal Te Deum.

A Lodi: Tutto dal Comune con i Salmi domenicali, Orazione dal Proprio dei Santi.

A Prima: Antifona dal Comune, il resto dal Salterio coi Salmi festivi.

A Terza, Sesta e Nona: Tutto dal Comune coi Salmi soliti, Orazione dal Proprio dei Santi.

Le Antifone non si raddoppiano, si dicono cinque Commemorazioni Comuni a Lodi (tutte meno quella della Croce) e le Preci Domenicali a Prima.

All'Ufficio di Sant'Evaristo:

Ai Vespri Antifone e Salmi dal Salterio, il resto dal Comune di un Martire, Orazione dal Proprio dei Santi (al 26 Ottobre).

Si dicono cinque Commemorazioni Comuni a Vespri (tutte meno quella della Croce) e le Preci a Compieta.


Al Messale

    Si può celebrare facoltativamente la Messa dei Santi Crisanto e Daria come al 25 Ottobre:

    • Gloria in excelsis
    • Si possono dire tre o cinque o sette Orazioni:
      • La prima della Messa
      • La seconda è Ad poscenda suffragia Sanctorum (A cunctis)

      • Le altre ad libitum
    • Prefazio Comune
    • Ite Missa est
    • Prologo di San Giovanni

    Oppure è possibile celebrare una Messa Votiva privata (senza Gloria, tre o cinque o sette Orazioni di cui la prima della Messa, la seconda dei Santi Crisanto e Daria, la terza A cunctis e le altre ad libitum, Prefazio della Messa o Comune, Benedicamus Domino), o ancora una Messa quotidiana di Requiem (con tre Orazioni).

    Essendo stata ieri la Domenica dedicata alle Missioni, a titolo puramente personale penso che oggi sia molto opportuno celebrare la Missa Votiva pro Fidei propagatione, le cui Orazioni sono state dette alla Messa della Domenica.


    Letture del Mattutino (in latino)

    AD NOCTURNUM

    Lectio 1

    De libro secúndo Machabæórum

    2 Mac 2:1-3

    Invenítur autem in descriptiónibus Jeremíæ prophétæ, quod jussit eos ignem accípere qui transmigrábant, ut significátum est, et ut mandávit transmigrátis, et dedit illis legem, ne oblivisceréntur præcépta Dómini, et ut non exerrárent méntibus, vidéntes simulácra áurea et argéntea, et ornaménta eórum; et ália hujúsmodi dicens, hortabátur ne legem amovérent a corde suo.

    Lectio 2, 2 Mac 2:4-6

    Erat autem in ipsa scriptúra, quómodo tabernáculum et arcam jussit prophéta, divíno respónso ad se facto, comitári secum, úsquequo éxiit in montem, in quo Móyses ascéndit, et vidit Dei hereditátem. Et véniens ibi Jeremías, invénit locum spelúncæ: et tabernáculum, et arcam, et altáre incénsi íntulit illuc, et óstium obstrúxit. Et accessérunt quidam simul, qui sequebántur, ut notárent sibi locum: et non potuérunt inveníre.

    Lectio 3

    Chrysanthus et Daría cónjuges, nobili genere nati, fide étiam clariores, quam Daría, maríti opera, cum baptismo susceperat; Romæ innumerábilem hóminum multitúdinem, hæc mulíerum, ille virórum, ad Christum convertérunt. Quare Celerinus præfectus comprehensos trádidit Cláudio tribuno, qui jussit a milítibus Chrysanthum vinctum cruciátibus torqueri; sed víncula ómnia resoluta sunt, mox cómpedes, in quos conjéctus fuerat, confracti. Deínde, bovis corio inclusum, in ardentíssimo sole constituunt. Tum, pédibus ac mánibus catena constrictis, in obscurum carcerem detrudunt; ubi, solutis catenis, claríssima lux locum illustrávit. Daría veri in lupánar compulsa, leónis tutela, dum in oratióne defixa est, a contumelia divinitus defensa est. Denique in arenariam, quæ est via Salaria, uterque ductus, effossa terra, lapidibus óbruti, parem martyrii corónam adepti sunt.


    Traduzione italiana delle Letture del Mattutino

    NOTTURNO UNICO

    Lettura 1

    Dal secondo libro dei Maccabei

    2 Mac 2:1-3

    Leggesi negli scritti del profeta Geremia, com'egli ordinò a quelli che erano condotti in esilio, di prendere il fuoco (sacro) nella maniera che s'è detto, diede avvertimenti a questi esiliati e consegnò loro la legge, affinché non si scordassero dei precetti del Signore e non si sviassero vedendo i simulacri d'oro e d'argento e i loro ornamenti; e con altre simili ammonizioni li esortava a non rigettare dal loro cuore la legge.

    Lettura 22 Mac 2:4-6

    È nello stesso scritto c'era come il profeta, per avviso datogli da Dio, ordinò che il tabernacolo e l'arca lo accompagnassero, finché arrivò al monte sul quale Mosè salì e vide l'eredità di Dio. E giuntovi Geremia, vi trovò una caverna e vi ripose dentro il tabernacolo, l'oro e l'altare degl'incensi, e ne ostruì l'ingresso. E alcuni di quelli che lo seguivano, si avvicinarono per prender nota del luogo, ma non poterono ritrovarlo.

    Lettura 3

    Crisante e Daria, sua sposa, nati da nobile famiglia. divennero ancora più illustri per la fede, che Daria, per opera del marito, riceva col battesimo; a Roma convertirono a Cristo una moltitudine innumerevole l'una di donne e l'altro di uomini. Quindi il prefetto Celerino arrestatili, li consegnò al tribuno Claudio, che ordinò ai soldati di legare Crisante e poi di torturarlo; ma tutte le catene si ruppero, e i ceppi che aveva ai piedi si spezzarono. Quindi, rinchiusolo in una pelle di bue, l'esposero a un sole ardentissimo. Poi, messigli i ferri alle mani e ai piedi, lo rinchiusero in un carcere oscuro; ma, spezzatesi le catene, una luce vivissima illuminò la prigione. Daria poi trascinata in un lupanare, si mise a pregare, e un leone la protesse miracolosamente da qualsiasi oltraggio. Infine, condotti tutti due nell'arenaria di via Salaria, scavata una fossa, vi furono ricoperti di pietre, riportando cosi egualmente la corona del martirio.


    Ad Primam: il Martirologio del 26 Ottobre 2021

    Septimo Kalendas Novembris, luna vigesima.



    Nel settimo giorno alle Calende di Novembre, luna ventesima.




    Parti proprie della Messa (in latino)

    INTROITUS

    Intret in conspéctu tuo, Dómine, gémitus compeditórum: redde vicínis nostris séptuplum in sinu eórum: víndica sánguinem Sanctórum tuórum, qui effúsus est. --- Deus, venérunt gentes in hereditátem tuam: polluérunt templum sanctum tuum: posuérunt Jerúsalem in pomórum custódiam. --- Glória Patri --- Intret in conspéctu tuo, Dómine, gémitus compeditórum: redde vicínis nostris séptuplum in sinu eórum: víndica sánguinem Sanctórum tuórum, qui effúsus est.

    COLLECTAE

    Orémus. Beatórum Mártyrum tuórum, Dómine, Chrysánthi et Dáriæ, quǽsumus, adsit nobis orátio: ut, quos venerámur obséquio, eórum pium júgiter experiámur auxílium. Per Dóminum nostrum Jesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.

    Orémus. A cunctis nos, quǽsumus, Dómine, mentis et córporis defénde perículis: et, intercedénte beáta et gloriósa semper Vírgine Dei Genetríce María, cum beáto Joseph, beátis Apóstolis tuis Petro et Paulo, atque beáto N. et ómnibus Sanctis, salútem nobis tríbue benígnus et pacem; ut, destrúctis adversitátibus et erróribus univérsis, Ecclesia tua secúra tibi sérviat libertáte.

    Orationes ad libitum.

    EPISTOLA

    Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Corínthios.

    2 Cor 6:4-10

    Fratres: Exhibeámus nosmetípsos sicut Dei minístros, in multa patiéntia, in tribulatiónibus, in necessitátibus, in angústiis, in plagis, in carcéribus, in seditiónibus, in labóribus, in vigíliis, in jejúniis, in castitáte, in sciéntia, in longanimitáte, in suavitáte, in Spíritu Sancto, in caritáte non ficta, in verbo veritátis, in virtúte Dei, per arma justítiæ a dextris et a sinístris: per glóriam et ignobilitátem: per infámiam et bonam famam: ut seductóres et veráces: sicut qui ignóti et cógniti: quasi moriéntes et ecce, vívimus: ut castigáti et non mortificáti: quasi tristes, semper autem gaudéntes: sicut egéntes, multos autem locupletántes: tamquam nihil habéntes et ómnia possidéntes.

    GRADUALE

    Gloriósus Deus in Sanctis suis: mirábilis in majestáte, fáciens prodígia. Déxtera tua, Dómine, glorificáta est in virtúte: déxtera manus tua confrégit inimícos.

    ALLELUJA

    Allelúja, allelúja. Córpora Sanctórum in pace sepúlta sunt, et nómina eórum vivent in generatiónem et generatiónem. Allelúja.

    EVANGELIUM

    Sequéntia  ✠  sancti Evangélii secúndum Lucam.

    Luc 11:47-51

    In illo témpore: Dicébat Jesus scribis et pharisǽis: Væ vobis, qui ædificátis monuménta prophetárum: patres autem vestri occidérunt illos. Profécto testificámini, quod consentítis opéribus patrum vestrórum: quóniam ipsi quidem eos occidérunt, vos autem ædificátis eórum sepúlcra. Proptérea et sapiéntia Dei dixit: Mittam ad illos prophétas et apóstolos, et ex illis occídent et persequántur: ut inquirátur sanguis ómnium prophetárum, qui effúsus est a constitutióne mundi a generatióne ista, a sánguine Abel usque ad sánguinem Zacharíæ, qui périit inter altáre et ædem. Ita dico vobis, requirétur ab hac generatióne.

    OFFERTORIUM

    Orémus. Mirábilis Deus in Sanctis suis: Deus Israël, ipse dabit virtútem et fortitúdinem plebi suæ: benedíctus Deus, allelúja.

    SECRETAE

    Pópuli tui, quǽsumus, Dómine, tibi grata sit hóstia, quæ in natalítiis sanctórum Mártyrum tuórum Chrysánthi et Dáriæ sollémniter immolátur. Per Dóminum nostrum Jesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.

    Exáudi nos, Deus, salutáris noster: ut, per hujus sacraménti virtútem, a cunctis nos mentis et córporis hóstibus tueáris; grátiam tríbuens in præsénti, et glóriam in futúro.

    Orationes ad libitum.

    PRAEFATIO COMMUNIS

    Vere dignum et justum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias agere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: per Christum, Dóminum nostrum. Per quem majestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admitti jubeas, deprecámur, súpplici confessione dicéntes: (Sanctus).

    COMMUNIO

    Et si coram homínibus torménta passi sunt, Deus tentávit eos: tamquam aurum in fornáce probávit eos, et quasi holocáusta accépit eos.

    POSTCOMMUNIO

    Orémus. Mýsticis, Dómine, repléti sumus votis et gáudiis: præsta, quǽsumus; ut, intercessiónibus sanctórum Mártyrum tuórum Chrysánthi et Dáriæ, quæ temporáliter ágimus, spirituáliter consequámur. Per Dóminum nostrum Jesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.

    Orémus. Mundet et múniat nos, quǽsumus, Dómine, divíni sacraménti munus oblátum: et, intercedénte beáta Vírgine Dei Genetríce María, cum beáto Joseph, beátis Apóstolis tuis Petro et Paulo, atque beáto N. et ómnibus Sanctis; a cunctis nos reddat et perversitátibus expiátos, et adversitátibus expedítos.

    Orationes ad libitum.


    Traduzione italiana

    INTROITO

    Signore, il gemito del prigioniero giunga fino a Te; rendi il settuplo ai nostri nemici; vendica il sangue versato. --- O Dio, i pagani hanno invaso il tuo retaggio, profanato il tuo santo tempio, ridotto Gerusalemme a un cumulo di macerie. --- Gloria --- Signore, il gemito del prigioniero giunga fino a Te; rendi il settuplo ai nostri nemici; vendica il sangue versato.

    COLLETTE

    Preghiamo. Ci assista, te ne preghiamo, o Signore, l’orazione dei tuoi beati Martiri Crisanto e Dària, affinché sempre sperimentiamo il benevolo aiuto di coloro che veneriamo con riverenza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    Preghiamo. Liberaci, O Signore, da ogni pericolo nell'anima e nel corpo; e, per l'intercessione della beata e gloriosa sempre vergine Maria Madre di Dio, del beato Giuseppe, dei beati apostoli tuoi Pietro e Paolo, del beato N. e di tutti i santi, benevolmente concedici salute e pace, affinché; libera da ogni avversità ed errore, la tua Chiesa ti possa servire in sicura libertà.

    Si possono aggiungere altre tre o cinque Orazioni a scelta del Sacerdote (senza Oremus ma l'ultima ha la conclusione).

    EPISTOLA

    Lettura della Llettera di san Paolo apostolo ai Corinti.

    2 Cor 6:4-10

    Fratelli, diportiamoci in ogni cosa da ministri di Dio, con molta pazienza, nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angustie, sotto le battiture, nelle prigionie, nelle sommosse, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni, con purezza, con scienza, con longanimità, con soavità, con Spirito Santo, con carità non simulata, con la parola della verità, con la virtù di Dio, con le anni della giustizia a destra e a sinistra; in mezzo alla gloria e all'ignominia, alla cattiva e alla buona fama; siamo trattati come seduttori, e siam veraci; come ignoti, e siam ben conosciuti; come moribondi, ed ecco siam ben vivi; siamo stimati dei castigati, ma non siamo messi a morte; ci dicono tristi, e siamo sempre allegri; poveri, ma ne arricchiamo tanti; possessori di niente, e invece possediamo ogni cosa.

    GRADUALE

    Dio è glorioso nei suoi santi; mirabile nella sua maestà, operatore di prodigi. La tua destra, o Signore, si è distinta nella forza; la tua destra ha spezzato i nemici.

    ALLELUIA

    Alleluia, alleluia. I corpi dei santi sono sepolti nella pace, i loro nomi vivono di generazione in generazione. Alleluia.

    VANGELO

    Lettura del Santo Vangelo secondo San Luca.

    In quel tempo, disse Gesù agli scribi e farisei: «Guai a voi, che edificate tombe ai profeti, mentre i padri vostri li uccisero. Voi dunque attestate di approvare le opere dei vostri padri, perché essi li uccisero, e voi edificate a loro dei sepolcri. Per questo la sapienza di Dio ha detto: " Manderò loro dei profeti e degli apostoli, e ne uccideranno alcuni, e ne perseguiteranno altri; e così a questa generazione sarà chiesto conto del sangue di tutti i profeti, sparso dalla creazione del mondo sino ad oggi: dal sangue di Abele al sangue di Zaccaria, ucciso fra il tempio e l'altare". Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione».

    OFFERTORIO

    Preghiamo. Degno di venerazione è Dio dal suo santuario; Dio d'Israele, Egli dà forza e vigore al suo popolo; Dio sia benedetto. Alleluia.

    SECRETE

    O Signore, ti sia gradito il sacrificio del tuo popolo che nel giorno natalizio dei tuoi santi Martiri Crisanto e Dària viene solennemente immolato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    O Dio nostra salvezza, esaudiscici; e, in virtù di questo sacramento proteggici da ogni nemico della mente e del corpo, dandoci la grazia nel tempo presente e la gloria nell'eternità.

    Si possono aggiungere altre tre o cinque Orazioni a scelta del Sacerdote (solo l'ultima ha la conclusione).

    PREFAZIO COMUNE

    E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e dovunque a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore. A te inneggiano i Cieli, gli Spiriti celesti e i Serafini, uniti in eterna esultanza. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell'inno di lode: (Sanctus).

    COMUNIONE

    E se al cospetto degli uomini han sofferto dei tormenti; è perché Dio li ha provati; li ha provati come oro nel crogiuolo.

    POST-COMUNIONE

    Preghiamo. Ricolmi di mistici doni e gioie noi ti preghiamo, o Signore: concedi che, per l'intercessione dei tuoi santi Martiri Crisanto e Dària, quel che compiamo con segni sensibili, lo conseguiamo spiritualmente. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    Preghiamo. Preghiamo. Liberaci, O Signore, da ogni pericolo nell'anima e nel corpo; e, per l'intercessione della beata e gloriosa sempre vergine Maria Madre di Dio, del beato Giuseppe, dei beati apostoli tuoi Pietro e Paolo, del beato N. e di tutti i santi, benevolmente concedici salute e pace, affinché; libera da ogni avversità ed errore, la tua Chiesa ti possa servire in sicura libertà.

    Si possono aggiungere altre tre o cinque Orazioni a scelta del Sacerdote (senza Oremus, solo l'ultima ha la conclusione).


    Dall'Anno Liturgico di Dom Guéranger

    25 OTTOBRE I SANTI CRISANTO E DARIA, MARTIRI 

    Modo di onorare i Martiri. 

    Tutte le volte che noi celebriamo le feste dei santi martiri, speriamo di ottenere dal Signore, per la loro intercessione, quelle grazie con le quali imitandoli, meritiamo di conseguire poi i beni eterni. 

    Ma celebrano veramente le gioiose feste dei martiri coloro che seguono gli esempi dei martiri. Le feste dei martiri sono inviti ad imitare, senza rimpianti, quello che si celebra con gioia. 

    Noi vogliamo godere con i santi, ma ci rifiutiamo di sopportare, come essi hanno sopportato, la persecuzione del mondo. Chi non imita, per quanto gli è possibile, i martiri, non giungerà alla felicità che essi hanno conseguito e l’Apostolo san Paolo afferma questa verità dicendo: “Se abbiamo parte alle sofferenze, avremo anche parte alle consolazioni” (II Cor. 1, 7). Il Signore dice nel Vangelo: “Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi” (Gv. 15, 18). Rinuncia a far parte di un corpo colui che non vuole sopportare l’odio col capo di quello stesso corpo (Sant’Agostino, Discorso XLVII). 

    I martiri della via Salaria. 

    Non avevano i sentimenti or ora accennati, i coraggiosi cristiani che nel giorno anniversario dei martiri Crisante e Daria erano andati a pregare e a celebrare il santo Sacrificio sul luogo del loro martirio. Sopravvenuti i pagani, li murarono nel sotterraneo, ma essi accettarono gioiosi la morte per Cristo di cui rinnovavano il mistico sacrificio. Passarono molti anni e quando suonò per la Chiesa l’ora della vittoria e i cristiani trovarono l’accesso alla sacra cripta assistettero ad uno spettacolo davvero straordinario. Davanti alla tomba in cui riposavano Crisante e Daria era sistemato, tutto attorno all’altare, un gruppo di martiri e sull’altare erano ancora i vasi sacri d’argento, che avevano servito per il santo Sacrificio. Non si osò toccare le ossa dei martiri né variare in alcun modo l’incomparabile scena. Fu di nuovo murata la cripta lasciando una piccola apertura, che permettesse ai pellegrini di penetrare con lo sguardo nell’augusto santuario per ricevere coraggio per le lotte della vita, osservando quanto avevano chiesto ai loro antenati nella fede, i secoli dei martiri. (Il fatto è riferito da Gregorio di Tours, in “Della gloria dei martiri”, 1, 38). 

    VITA. – Crisante convertì la moglie e tutti e due custodirono nel loro matrimonio la verginità. Il loro zelo nel convertire i pagani attirò l’attenzione del prefetto Celerino, che li fece catturare, torturare, condurre in una località della via Salaria, precipitare in una fossa e seppellire vivi. Le loro reliquie sono nella basilica del Laterano. 

    Darò ai miei Santi un posto scelto nel regno del Padre mio, dice il Signore (Antifona a Mattutino). Così canta la Sposa, celebrando i martiri, e, volendo applicare a voi le parole dello Sposo, fa dell’insigne basilica del Laterano la vostra dimora in terra e vi assegna, come letto di onore e di riposo, il piccolo sacrario, la Confessione sulla quale sta l’altare maggiore della Chiesa, Maestra e Madre di tutte le Chiese (S. Rit. Cong. 7 Agosto 1857, all’Arciv. di Colonia). 

    Degna ricompensa alle vostre fatiche e alle vostre sofferenze in Roma ove partecipaste alla predicazione degli Apostoli e come essi sigillaste col sangue la parola santa. Continuate a giustificare la confidenza della città eterna in voi, fate sempre più feconda la sua fede, che sempre si conservò pura, conservate inalterabile la sua devozione al Pontefice, il cui soggiorno a Roma fa di essa la capitale del mondo, il vestibolo del cielo. Le vostre reliquie sante, per la munificenza di Roma, hanno portato anche lontano la loro potente protezione. Degnatevi appoggiare con la vostra intercessione la preghiera che prendiamo a prestito dai vostri devoti di Eifflia: O Dio, che, nei tuoi santi, Crisante e Daria hai dato risalto alla gloria della verginità con la consacrazione del martirio, fa’ che, sostenuti dalla loro intercessione, spegniamo in noi la fiamma dei vizi e meritiamo di essere tuo tempio, in compagnia dei cuori puri.

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