Lunedì Santo, Feria Maggiore Privilegiata, colore liturgico violaceo. Commemorazione di San Leone Magno Papa, Confessore e Dottore della Chiesa a Lodi, Messa e Vespri. Giorno di digiuno.
Qui per le peculiarità del Tempo di Passione:
https://loquerequaedecentsanamdoctrinam.blogspot.com/2021/03/dispensa-di-liturgia-sul-tempo-di.html
Al Breviario
Tutto dal Salterio (1 Notturno a Mattutino, II Schema a Lodi, 4 Salmi a Prima) con le Antifone proprie da Lodi a Nona. Letture del Mattutino, Antifone al Benedictus e al Magnificat e Orazioni dal Proprio del Tempo. Commemorazione dal Proprio dei Santi all'11 Aprile.
Le Antifone non si raddoppiano, si dicono le Preci Feriali da Lodi a Compieta.
Nota per coloro che recitano per devozione il Breviario anteriore alle disastrose riforme del 1911 (chi ha l'obbligo dell'Ufficio purtroppo non soddisfa a tale obbligo se non usa il Breviario riformato dalla Costituzione Apostolica Divino Afflatu, almeno tale è stata la volontà di San Pio X espressamente manifestata nella detta Costituzione):
Lunedì Santo, Feria Maggiore, colore liturgico violaceo. Giorno di digiuno e (con la disciplina canonica del Corpus Juris Canonici, anteriore al Codice del 1917) astinenza.
Nota: San Leone Magno, essendo Dottore della Chiesa, non si commemora ma viene traslato al 27 Aprile.
Tutto dal Salterio (12 Salmi a Mattutino, 4 Salmi a Prima) con le Antifone proprie da Lodi a Nona. Letture del Mattutino, Antifone al Benedictus e al Magnificat e Orazioni dal Proprio del Tempo.
Le Antifone non si raddoppiano, si dicono le Preci Feriali da Lodi a Compieta.
Al Messale
Messa del Lunedì Santo:
- Si dicono due Orazioni:
- La prima della Messa
- La seconda è la commemorazione di San Leone Magno (all'11 Aprile)
- Tratto Domine non secundum; ci si inginocchia al Versetto Adjuva nos
- Prefazio della Santa Croce
- Oratio super populum
- Benedicamus Domino
- Prologo di San Giovanni
Letture del Mattutino
AD NOCTURNUM
Lectio 1
Léctio sancti Evangélii secúndum Joánnem
Joann 12:1-9
Ante sex dies Paschæ venit Jesus Bethániam, ubi Lázarus fúerat mórtuus, quem suscitávit Jesus. Et réliqua.
Homilía sancti Augustíni Epíscopi
Tractus 50 in Joannem, post initium
Ne putárent hómines phantásma esse factum, quia mórtuus resurréxit, Lázarus unus erat ex recumbéntibus: vivébat, loquebátur, epulabátur, véritas ostendebátur, infidélitas Judæórum confundebátur. Discumbébat ergo Jesus cum Lázaro, et céteris: ministrábat Martha, una ex soróribus Lázari. María vero, áltera soror Lázari, accépit libram unguénti nardi pístici pretiósi, et unxit pedes Jesu, et extérsit capíllis suis pedes ejus, et domus impléta est ex odóre unguénti. Factum audívimus: mystérium requirámus.
Lectio 2
Quæcúmque ánima fidélis vis esse, cum María unge pedes Dómini pretióso unguénto. Unguéntum illud justítia fuit, ídeo libra fuit: erat autem unguéntum nardi pístici pretiósi. Quod ait, pístici, locum áliquem crédere debémus, unde hoc erat unguéntum pretiósum: nec tamen hoc vacat, et sacraménto óptime cónsonat. Pístis Græce, fides Latíne dícitur. Quærébas operári justítiam. Justus ex fide vivit. Unge pedes Jesu bene vivéndo: Domínica sectáre vestígia. Capíllis terge: si habes supérflua, da paupéribus, et Dómini pedes tersísti: capílli enim supérflua córporis vidéntur. Habes quod agas de supérfluis tuis: tibi supérflua sunt, sed Dómini pédibus necessária sunt. Forte in terra Dómini pedes índigent.
Lectio 3
De quibus enim, nisi de membris suis in fine dictúrus est: Cum uni ex mínimis meis fecístis, mihi fecístis? Supérflua vestra impendístis: sed pédibus meis obsecúti estis. Domus autem impléta est odóre: mundus impletus est fama bona: nam odor bonus, fama bona est. Qui male vivunt, et Christiáni vocántur, injúriam Christo fáciunt: de quálibus dictum est, quod per eos nomen Dómini blasphemátur. Si per tales nomen Dei blasphemátur, per bonos nomen Dómini laudátur. Audi Apóstolum: Christi bonus odor sumus, inquit, in omni loco.
Traduzione italiana delle Letture del Mattutino
NOTTURNO UNICO
Lettura 1
Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni
Giov 12:1-9
Sei giorni prima di Pasqua Gesù andò a Betania, dov'era Lazzaro, il morto che Gesù aveva risuscitato. Eccetera.
Omelia di sant'Agostino Vescovo
Tratt. 50 sopra Giovanni. dopo il principio
Affinché gli uomini non pensassero che Lazzaro era un fantasma e non era veramente risuscitato, egli era del numero dei commensali: viveva, parlava, partecipava al festino; la verità così si manifestava, e l'incredulità dei Giudei rimaneva confusa. Gesù era dunque a tavola con Lazzaro e cogli altri: e Marta, una delle sorelle di Lazzaro, li serviva. «Or Maria», l'altra sorella di Lazzaro, «presa una libra di profumo di nardo puro, molto prezioso, ne unse i piedi di Gesù, e glieli asciugò coi suoi capelli, e la casa fu ripiena dell'odore del profumo» Joann. 12,3. Abbiamo sentito il fatto: cerchiamone il mistero.
Lettura 2
Chiunque tu sia che vuoi essere anima fedele, ungi con Maria i piedi del Signore con profumo prezioso. Questo profumo era la giustizia, perciò pesava una libra : ed era anche un profumo di nardo puro molto prezioso. La parola «pistici», indica verosimilmente la contrada donde proveniva questo profumo prezioso: e questa parola non è senza motivo, ma è in perfetta relazione col mistero di cui si tratta. «Pistis» in Greco, si traduce in Latino per a «fides». Tu cerchi di operare la giustizia. «Il giusto vive di fede» Rom. 1,17. Ungi i piedi di Gesù vivendo bene: segui le orme del Signore. Asciugane i piedi coi capelli: se hai del superfluo, dallo ai poveri, ed avrai asciugato i piedi del Signore: perché i capelli sembrano per il corpo qualche cosa di superfluo. Tu vedi che occorre fare del tuo superfluo: superfluo per te, esso è necessario per i piedi del Signore. Forse sulla terra i piedi del Signore (i poveri) si trovano nell'indigenza.
Lettura 3
Non è de' suoi membri infatti che il Signore dirà alla fine dei tempi: «Quello che avete fatto ad uno dei miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me?» Matth. 25,40. Avete distribuito il vostro superfluo: ma avete sollevato i miei piedi. «La casa fu ripiena di profumo»: il mondo s'è ripieno di buona fama: perché il buon odore è la buona fama. Quelli che vivono male, e si chiamano Cristiani, fanno ingiuria a Cristo: e di loro è scritto «che per essi il nome del Signore viene bestemmiato» Rom. 2,24. Ma se per causa loro il nome di Dio viene bestemmiato, per i buoni il nome del Signore viene lodato. Ascolta l'Apostolo: «Noi siamo, dice, il buon odore di Cristo in ogni luogo» 2Cor. 2,15.
Ad Primam: il Martirologio del 12 Aprile 2022
Pridie Idus Aprilis, luna decima.