Venerdì tra l'Ottava di Pasqua, Semidoppio, colore liturgico bianco. Commemorazione dei Santi Sotero e Caio Papi e Martiri. Giorno di astinenza dalle carni.
Ai Vespri commemorazioni dei Santi Sotero e Caio e di San Giorgio Martire.
Qui per le peculiarità del Tempo Pasquale:
Al Breviario
Tutto dal Proprio del Tempo come nel giorno della Festa con i Salmi riportati a Mattutino (I Notturno di 3 Salmi) e quelli domenicali da Lodi a Compieta (a Prima Salmi come alle Feste); Letture del Mattutino, Antifone al Benedictus e al Magnificat e Orazione proprie. Commemorazioni dal Proprio dei Santi al 22 Aprile a Lodi e al 23 Aprile a Vespri.
Le Antifone non si raddoppiano, le Preci si omettono.
Nota per coloro che recitano per devozione il Breviario anteriore alle disastrose riforme del 1911 (chi ha l'obbligo dell'Ufficio purtroppo non soddisfa a tale obbligo se non usa il Breviario riformato dalla Costituzione Apostolica Divino Afflatu, almeno tale è stata la volontà di San Pio X espressamente manifestata nella detta Costituzione):
Venerdì tra l'Ottava di Pasqua, Semidoppio, colore liturgico bianco. Commemorazione dei Santi Sotero e Caio Papi e Martiri. Giorno di astinenza dalle carni.
Ai Vespri commemorazioni dei Santi Sotero e Caio e di San Giorgio Martire.
Tutto come sopra con le solite differenze ai Salmi di Lodi e Compieta.
Al Messale
Messa del Venerdì nell'Ottava di Pasqua:
- Gloria in excelsis
- Si dicono due Orazioni:
- La prima della Messa
- La seconda è la commemorazione dei Santi Sotero e Caio (al 22 Aprile)
- Dopo il Graduale e l'Alleluia si dice la Sequenza Victimae Paschali
- Credo
- Prefazio Pasquale (In hac potissimum die)
- Communicantes e Hanc igitur di Pasqua
- Ite Missa est col doppio Alleluia
- Prologo di San Giovanni
Letture del Mattutino
AD NOCTURNUM
Lectio 1
Léctio sancti Evangélii secúndum Matthǽum
Matt 28:16-20
In illo témpore: Undecim discípuli abiérunt in Galilǽam in montem, ubi constitúerat illis Jesus. Et réliqua.
Homilía sancti Hierónymi Presbýteri
Liber 4 Comment. in Matth., in fine
Post resurrectiónem Jesus in monte Galilǽæ conspícitur, ibíque adorátur; licet quidam dúbitent, et dubitátio eórum nostram áugeat fidem. Tunc maniféstius osténditur Thomæ, et latus láncea vulnerátum, et manus fixas demónstrat clavis. Accédens Jesus locútus est eis, dicens: Dáta est mihi omnis potéstas in cælo et in terra. Illi potéstas data est, qui paulo ante crucifíxus, qui sepúltus in túmulo, qui mórtuus jacúerat, qui póstea resurréxit. In cælo autem et in terra potéstas data est: ut qui ante regnábat in cælo, per fidem credéntium regnet et in terris.
Lectio 2
Eúntes autem docéte omnes gentes, baptizántes eos in nómine Patris, et Fílii, et Spíritus Sancti. Primum docent omnes gentes, deínde doctas intíngunt aqua. Non enim potest fíeri, ut corpus baptísmi recípiat sacraméntum, nisi ante ánima fídei suscéperit veritátem. Baptizántur autem in nómine Patris, et Fílii, et Spíritus Sancti: ut quorum una est divínitas, una sit largítio: noménque Trinitátis, unus Deus est.
Lectio 3
Docéntes eos serváre ómnia, quæcúmque mandávi vobis. Ordo præcípuus: jussit Apóstolis, ut primum docérent univérsas gentes, deínde fídei intíngerent sacraménto, et post fidem ac baptísma, quæ essent observánda præcíperent. Ac ne putémus lévia esse, quæ jussa sunt, et pauca, áddidit: Omnia quæcúmque mandávi vobis: ut quicúmque credíderint, qui in Trinitáte fúerint baptizáti, ómnia fáciant, quæ præcépta sunt. Et ecce ego vobíscum sum usque ad consummatiónem sǽculi. Qui usque ad consummatiónem sǽculi cum discípulis se futúrum esse promíttit, et illos osténdit semper esse victúros, et se nunquam a credéntibus recessúrum.
Traduzione italiana delle Letture del Mattutino
NOTTURNO UNICO
Lettura 1
Lettura del santo Vangelo secondo Matteo
Matt 28:16-20.
In quell'occasione: Gli undici discepoli andarono in Galilea sul monte che Gesù aveva loro designato. Eccetera.
Omelia di san Girolamo Prete
Libro 4 Comm. su Matteo. verso la fine
Dopo la risurrezione Gesù si fa vedere sopra un monte di Galilea, e vi è adorato dai discepoli): benché alcuni dubitino ancora, ma il loro dubbio accresce la nostra fede. Allora si mostra più apertamente a Tommaso, e gli mostra il suo costato ferito dalla lancia, e le mani trapassate dai chiodi. «Gesù accostatosi, parlò loro dicendo: Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra» (Matth. 28,18. Il potere fu dato a colui che poco prima era stato crocifisso, deposto nel sepolcro, che riposava morto nel sepolcro e che poi risuscitò. E il potere gli fu dato in cielo e in terra: affinché, regnando già in cielo, egli regnasse ancora sulla terra per la fede di quelli che crederebbero in lui.
Lettura 2
Andate dunque a istruire tutte le Genti, battezzandole nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo» Matth. 28,19. Essi prima istruiscono tutte le Genti, e poi le battezzano coll'acqua. Perché non si può fare che il corpo riceva il sacramento del battesimo, se prima l'anima non ha abbracciato le verità della fede. Son poi battezzate nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo, per ricordare che la grazia del battesimo è insieme dono delle tre Persone, la cui divinità è una, e il cui nome è un solo Dio.
Lettura 3
«Insegnando loro a osservare tutto quanto vi ho comandato» Matth. 28,20. Connessione notevole: egli ordina agli Apostoli d'istruire prima tutte le Genti, poi di dar loro il battesimo, il sacramento della fede, e, dopo la fede e il battesimo, d'insegnare quanto è da osservarsi. E perché non riguardiamo come poco importanti e poco numerose le cose comandateci, aggiunse: «Tutto quanto vi ho comandato»: così che quanti crederanno e saranno battezzati nella Trinità, ne adempiano tutti quanti i precetti. «Ed ecco, io sono con voi sino alla fine dei secoli» Matth. 28,20. Colui che promette di essere sino alla fine dei secoli coi suoi discepoli, mostra insieme ch'essi vinceranno sempre, e ch'egli stesso non si separerà mai dai fedeli.
Ad Primam: il Martirologio del 23 Aprile 2022
Nono Kalendas Maji, luna vigesima prima.
Parti proprie della Messa