12 maggio 2021

Nota sulle Ottave che si susseguono quasi ininterrottamente da Maggio a Luglio, e su qualche altra Festa di questi mesi



In realtà avrei voluto intitolare questo post "Manuale pratico di sopravvivenza al periodo più incasinato di tutto l'anno liturgico", ma sarebbe sembrato troppo poco sobrio.

Insomma da domani, Assunzione di Nostro Signore, comincerà il più lungo concatenamento di Ottave dell'anno, una specie di "tamponamento a catena" che durerà cinquantacinque giorni. Quasi un sesto dell'intero anno solare, non un lasso di tempo trascurabile. Devo dire anzi che quest'anno sarà parecchio scorrevole rispetto al solito perché Pasqua è caduta relativamente presto e le Ottave saranno molto più diluite, ma ho dei ricordi precisi degli anni scorsi in cui, in certi giorni particolarmente sovraccarichi, bisognava dirimere la questione della precedenza e dell'ordine di commemorazione anche tra tre Ottave al giorno, per limitarmi al solo calendario universale (in casi simili non esiste proprio soluzione di continuità). Per chi come me si appassiona ai cavilli rubricali è una sfida intellettuale piuttosto gradevole, ma in effetti non mi stupisco se alcuni lo trovano un fastidio, a meno di avere un Ordo che risolva quasi tutti i problemi.

Le sei Ottave del calendario universale che cadono in questo periodo sono:

  • Ottava dell'Ascensione, Privilegiata di III Ordine: quest'anno sarà da Giovedì 13 Maggio a Giovedì 20 Maggio. Per spaccare il capello in quattro in realtà l'Ottava comincia coi Primi Vespri della Festa, ma siccome otto Ore Canoniche su dieci sono concentrate in quello che viene a tutti gli effetti considerato il giorno della Festa (in questo caso 13 Maggio), per amor di brevità metto direttamente quello.

  • Ottava di Pentecoste, Privilegiata di I Ordine: quest'anno sarà da Domenica 23 Maggio a Sabato 29 Maggio.
  • Ottava del Corpus Domini, Privilegiata di II Ordine: quest'anno sarà da Giovedì 3 Giugno a Giovedì 10 Giugno.
  • Ottava del Sacro Cuore, Privilegiata di III Ordine: quest'anno sarà da Venerdì 11 Giugno a Venerdì 18 Giugno.
  • Ottava della Natività di San Giovanni Battista, Comune: da Giovedì 24 Giugno a Giovedì 1° Luglio.
  • Ottava dei Santi Pietro e Paolo Apostoli, Comune: da Martedì 29 Giugno a Martedì 6 Luglio. Superato lo scoglio del 6 Luglio potremo finalmente goderci il Tempo dopo Pentecoste a pieno regime.

A queste potrebbero eventualmente aggiungersi le Ottave locali dell'Anniversario della Dedicazione della propria chiesa o della cattedrale (in casi eccezionali anche della Dedicazione stessa, qualora venisse fatta), del Titolare della propria chiesa, della cattedrale o della Congregazione religiosa, del Fondatore della Congregazione religiosa, del Patrono del luogo o città o diocesi o nazione. Ciò ovviamente non ci riguarda perché in questa sede mi occupo solo del calendario universale. Vorrei qui solamente limitarmi a ricordare la struttura, i privilegi liturgici e le precedenze.

L'Ottava si compone innanzitutto del giorno della Festa, che in questo caso è una Festa di rito Doppio di I Classe (di Ottave Semplici, aventi come Festa un Doppio di II Classe, ce ne sono solo una ad Agosto, una a Settembre e tre a Gennaio, quindi esulano da questo post). Seguono i sei giorni infra Octavam, tra l'Ottava, che sono di rito Semidoppio eccetto che nelle sole Ottave Privilegiate di I Ordine. I giorni tra l'Ottava si computano prendendo come primo giorno quello della Festa: il secondo giorno tra l'Ottava è il giorno che segue la Festa (tipico della computazione romana che comprende sia il giorno di inizio che quello di termine della numerazione, come avviene anche alle date secondo il vecchio calendario romano nel Martirologio). Infine l'ultimo è il Giorno Ottavo, che ufficialmente ha sempre rito Doppio Maggiore anche quando dovesse prevalere su un Doppio di I Classe (incoerenze prive di senso logico create dalla riforma della Divino Afflatu e mai risolte dalla Santa Sede).

  • L'Ottava di Pentecoste ha i primi due giorni tra l'Ottava (cioè rispettivamente il secondo e terzo giorno infra Octavam, Lunedì e Martedì) come vere e proprie Feste di rito Doppio di I Classe, e in compenso manca del Giorno Ottavo che è sostituito dalla Festa della SS. Trinità (altro Doppio di I Classe). Il Mercoledì, Venerdì e Sabato tra l'Ottava inoltre cadono le Quattro Tempora. La Domenica di Pentecoste e i due giorni seguenti, qualunque Festa ricorra, o viene traslata dopo la Trinità se ne ha diritto, altrimenti viene del tutto omessa senza che se ne faccia nemmeno commemorazione. Gli altri giorni tra l'Ottava invece le Feste occorrenti si commemorano (dunque una Festa che cade il Mercoledì nelle Quattro Tempora di Pentecoste se non è di rito Semplice viene commemorata anche ai Vespri del Martedì). Quanto alla Messa, la Domenica, il Lunedì e Martedì si può celebrare solo quella del giorno, mentre dal Mercoledì al Sabato le uniche Messe che possono avere la precedenza sono quelle Votive pro re gravi et publica simul causa - per la cui celebrazione è comunque richiesta l'autorizzazione dell'Ordinario - con la commemorazione del'Ottava. L'Ufficio dell'Ottava è identico a quello della Festa se si eccettuano le Lezioni del Mattutino, le Antifone al Benedictus e al Magnificat e l'Orazione che variano ogni giorno; invece le Messe sono proprie per ciascun giorno. Da notare altre tre particolarità: il Mattutino ha un solo Notturno di tre Salmi e tre Lezioni, l'Inno di Terza non è il solito Nunc Sancte nobis Spiritus, ma il Veni Creator Spiritus, e alla Messa ci si inginocchia durante l'Alleluia, il quale continua con la Sequenza Veni Sancte Spiritus.

Ciò andava specificato perché l'Ottava di Pentecoste, similmente a quella di Pasqua, è Privilegiata di I Ordine e segue delle regole tutte sue, dunque non le si applicano molti dei principi qui sotto esposti. Quanto alle altre tipologie d'Ottava bisogna attenersi ad essi:

1) Nelle Ottave Privilegiate si ripete ogni giorno l'Ufficio della Festa per intero eccetto pochissime parti che sono proprie, e che fondamentalmente dipendono dal modo in cui ciascuna Ottava è organizzata (generalmente solo le Lezioni del Mattutino). Se una Festa prevale sull'Ottava, la si celebra secondo le sue proprie modalità, quindi se è il caso (particolarmente nelle Feste che occorrono durante le Ottave Privilegiate di III Ordine) anche con le Antifone e i Salmi dal Salterio. La Domenica tra l'Ottava ha parte dell'Ufficio identico a quello della Festa (Antifone e Salmi, Responsori e Versetti) ma maggior autonomia quanto ad alcune parti come i Capitoli, le Antifone al Benedictus e al Magnificat coi loro Versetti e ovviamente le Orazioni. Inoltre, pur prendendo il nome di Domenica tra l'Ottava, vi si commemora il giorno effettivo tra l'Ottava (es. la Domenica tra l'Ottava del Corpus Domini si commemora il quarto giorno tra l'Ottava del Corpus Domini). Invece nelle Ottave Comuni ogni giorno a parte quello della Festa, ma compreso il Giorno Ottavo, si prendono le Antifone e i Salmi dal Salterio, e il resto è come nella Festa, più, ovviamente, le Lezioni del Mattutino che sono proprie. In entrambi i casi si celebra sempre la Messa della Festa; tuttavia la Domenica tra l'Ottava (delle sole Ottave Privilegiate, poiché nelle Ottave Comuni si celebra semplicemente la normale Domenica occorrente in quei giorni) ha una Messa propria che gode dei privilegi liturgici della Messa domenicale, e dunque non va recuperata in settimana, a meno che, beninteso, non sia impedita da un'altra Festa di rango superiore.

2) Le Ottave Privilegiate rilevano tutte dal Proprio del Tempo, le Ottave Comuni invece dal Proprio dei Santi (eccetto il caso speciale in cui Titolare della chiesa o della cattedrale sia uno dei Misteri Divini o comunque il soggetto di una Festa che si trova nel Proprio del Tempo, ma come ho detto ciò concerne le Ottave particolari e non riguarda questo post). Siccome i due Propri cozzano tra loro quotidianamente, fosse anche solo nel grado più infimo della liturgia, la Feria minore, ne consegue che regolarmente si porranno dei casi di occorrenza (due o più Feste o Ottave, oppure delle Feste/Ottave/Vigilie e una Domenica/Feria, che cadono lo stesso giorno), e di concorrenza (coincidenza tra i Secondi Vespri di una o più Feste/Ottave/Domenica e i Primi Vespri della o delle Feste/Ottave/Domenica del giorno seguente). Donde la necessità di stabilire a chi spetta la precedenza e in che ordine si fanno le commemorazioni. Detto per inciso, se la Pasqua fosse stata più tardiva come lo è stato alcuni anni fa (per esempio nel 2019 fu il 21 Aprile), avremmo anche visto la sovrapposizione tra i due tipi di Ottava dato che quelle del Corpus Domini e del Sacro Cuore si sarebbero trovate negli stessi giorni in cui ricorre quella della Natività di San Giovanni Battista (e nel caso limite, con Pasqua il 25 Aprile, sarebbe stata coinvolta anche quella dei Santi Pietro e Paolo).

3) E quest'ultimo fatto introduce un'altra distinzione, quella tra Ottave mobili, Ottave fisse ed Ottave soppresse in toto o in parte oppure traslate.

a) Tutte le Ottave Privilegiate sono mobili eccetto quelle di Natale e dell'Epifania: infatti vanno dall'Ottava dell'Ascensione a quella del Sacro Cuore, che per così dire si spostano in blocco con la Pasqua. La Domenica di Pasqua è la prima Domenica di luna piena dopo l'equinozio di primavera (equinozio convenzionalmente fissato al 21 Marzo, senza tenere conto del dato astronomico oggettivo che cambia ogni anno): dunque può cadere tra il 22 Marzo e il 25 Aprile. Come i Tempi di Settuagesima, Quaresima, Passione e ovviamente quello Pasquale dipendono dalla variazione annuale della data della Pasqua (che dipende da due cose: dal primo plenilunio postequinoziale e dalla Domenica che cade o durante il plenilunio o immediatamente dopo), così anche queste Ottave che fanno parte del Tempo Pasquale oppure sono immediatamente collegate ad esso perché lo seguono da presso e con lui si spostano. Le Ottave di Natale e dell'Epifania invece restano legate alla data fissa delle rispettive Feste, 25 Dicembre e 6 Gennaio.

b) Le Ottave Comuni invece, che come ho scritto sopra dipendono dal proprio dei Santi, sono tutte fisse eccetto la sola Ottava della Solennità del Patrocinio di San Giuseppe (la cui Festa è mobile perché cade il Mercoledì nella II Settimana dopo l'Ottava di Pasqua), e si celebrano a partire dal giorno dell'anno solare in cui cade la loro Festa, salvo le eccezioni cui ora accennerò.

c) Le Feste possono essere mobili e fisse, oppure possono essere traslate quando in occorrenza cedono ad una Festa di rango superiore e hanno diritto alla traslazione. Ci sono due tipi di traslazione: quando il conflitto è tra il Proprio del Tempo e il Proprio dei Santi la situazione muta di anno in anno e parliamo di impedimento e traslazione accidentali; quando il conflitto invece è tra Feste fisse del calendario universale e Feste fisse di un calendario proprio allora parliamo di impedimento perpetuo e traslazione fissa o reposizione. Solo le Feste di rito Doppio di I e II Classe, tanto della Chiesa Universale che dei calendari propri, possono essere soggette a traslazione accidentale; invece la traslazione fissa riguarda anche le Feste di rito Doppio Maggiore, Doppio minore e Semidoppio esclusivamente dei calendari particolari, che sono impedite sempre e ovunque siano prescritte (tutta la Nazione, la Città, la Diocesi, la Congregazione religiosa, il territorio parrocchiale...); mai invece quelle del calendario universale. Ciò logicamente si ripercuote sulle Ottave, che in fin dei conti sono delle Feste estese per otto giorni, similmente a quanto la legge mosaica prescriveva per la Pasqua, la Pentecoste e la Festa delle capanne o altre come la dedicazione del Tempio di Salomone. A differenza delle Feste, le Ottave non possono essere traslate eccetto il solo caso in cui siano perpetuamente impedite e la loro Festa venga riposta definitivamente ad altra data:

I) In caso di impedimento accidentale: si omette semplicemente quella parte di Ottava che precede il giorno a cui la traslazione è riportata, pur continuando a computarla come se fosse effettivamente celebrata. Esempio: se il Sacro Cuore cade il 24 Giugno, la Natività di San Giovanni Battista sarà traslata al 25 (con la commemorazione di San Guglielmo). Il 26 Giugno allora, che sarebbe la Domenica nell'Ottava del Sacro Cuore, verrebbe commemorato sia il terzo giorno nell'Ottava del Sacro cuore che il terzo giorno di quella di San Giovanni Battista, e non il secondo: perché pur traslata la Festa i giorni infra Octavam si numerano a partire dal giorno in cui la Festa si sarebbe dovuta celebrare se non vi fosse stata l'occorrenza. I giorni di Ottava omessi, pur computati nella sola teoria, in pratica non esistono e non se ne fa nulla, nemmeno la commemorazione, poiché giustamente non avrebbe senso commemorare il giorno tra l'Ottava di un'Ottava che non è ancora effettivamente cominciata (poiché di fatto comincia solo quando se ne celebra la Festa). Ora, se per tutta una serie di motivi la Festa viene traslata oltre l'Ottava stessa, cioè oltre quello che in teoria dovrebbe essere il suo Giorno Ottavo, purtroppo in quell'anno la Festa verrà celebrata senza Ottava. Ci sono dei periodi interi dove tutte le Ottave sono soppresse: dal 17 al 25 Dicembre, dal Mercoledì delle Ceneri al Lunedì che segue la Domenica in Albis, dalla Vigilia di Pentecoste alla Festa della SS. Trinità. Quanto qui esposto vale anche, lo dico per inciso, se una Festa avente Ottava propria a una Nazione, Diocesi, Istituto religioso, o città o parrocchia etc., fosse solo parzialmente impedita, cioè soltanto in una determinata parte della detta Nazione o Diocesi o Istituto o città o parrocchia.

II) Invece in caso di impedimento perpetuo e traslazione fissa, quando la Festa con Ottava è impedita definitivamente in tutta quanta la Nazione, Diocesi, Istituto, Città o parrocchia, l'autorità competente delibera una nuova data in cui riporre la Festa e a partire da quella data si computa l'intera Ottava.

4) Le Ottave Privilegiate si commemorano sempre quando sono impedite: esattamente in questo consiste il "privilegio" da cui prendono nome. I giorni tra le Ottave Comuni invece sono del tutto omessi se in occorrenza o concorrenza con Feste di rito Doppio di I o II Classe; del Giorno Ottavo si fa sempre commemorazioni, solo a Lodi e alla Messa in caso di occorrenza con Doppi di I Classe.

5) Quando un giorno tra l'Ottava è in occorrenza con una Festa superiore, ai Primi Vespri della Festa si commemorano i Secondi Vespri dell'Ottava, mentre ai Secondi Vespri della Festa si fa lo stesso solo se anche l'indomani l'Ottava è impedita: altrimenti, se l'indomani si celebra l'Ottava, la commemorazione sarà dei suoi Primi Vespri. Il Giorno Ottavo ovviamente fa eccezione e a prescindere da tutto se ne commemorano i Primi o i Secondi Vespri a seconda di quali effettivamente ricorrano.

6) Durante le Ottave, anche Comuni, vengono omessi il Suffragio a Lodi e Vespri (o la Commemorazione della Croce nel Tempo Pasquale), le Preci a Prima e Compieta, e il Simbolo Atanasiano a Prima della Domenica. Se una Festa con Ottava Privilegiata o Comune ha una conclusione propria per gli Inni aventi metrica simile, tale conclusione si dice a ogni giorno dell'Ottava anche quando questa non viene commemorata. Tuttavia se una Festa che prevale sull'Ottava ha la sua conclusione propria per gli Inni, ovviamente si usa tale conclusione fino al termine della Festa, cioè fino alla Compieta che segue i Secondi Vespri; dal giorno successivo si riprende quella dell'Ottava. Inoltre, anche se la Festa fosse di precetto, l'Ottava non toglie l'obbligo dell'astinenza delle carni del Venerdì né di altri eventuali giorni di digiuno e astinenza.

7) Durante tutte le Ottave Privilegiate non sono permesse Messe Votive private né quotidiane di Requiem; le Messe Votive pro re gravi et publica simul causa sono invece permesse, compreso nel Giorno Ottavo che non sia Festa di rito Doppio di I Classe. Per le Messe Votive Privilegiate, ciò dipende da quanto stabilito dalla Sacra Congregazione dei Riti per ciascun tipo di Messa: sono comunque proibite quelle del Primo Giovedì, Primo Venerdì e Primo Sabato del mese. Quanto alle Messe di Requiem, durante le Ottave Privilegiate sono permesse solo le Messe cantate in die obitus e quelle dei funerali. Invece nei giorni infra Octavam delle Ottave Comuni sono permesse sia le Messe Votive private che le normali Messe di Requiem tanto Privilegiate che quotidiane; per il loro Giorno Ottavo ci si regola come per le Feste di rito Doppio, ossia sono permesse solo le Messe Privilegiate tanto Votive che di Requiem.

8) Quando due o più Ottave si accavallano tra loro, l'Ottava Privilegiata prevale su quella Comune, e a parità si considera la Festa:

a) Innanzitutto si guarda al rito, ma qui stiamo parlando di Feste che hanno tutte rito Doppio di I Classe.

b) A parità di rito si considera la solennità. Tra le menzionate Feste l'Ascensione, Pentecoste, il Corpus Domini e i Santi Pietro e Paolo hanno feriazione di diritto e di fatto (sono cioè Feste di Precetto); San Giovanni Battista ha feriazione di diritto ma non di fatto (è stata Festa di Precetto in passato ma non lo è più), mentre il Sacro Cuore è equiparata alle Feste feriate (a quelle solo di diritto).

c) A parità di rito e solennità si considera la qualità. Ma tutte queste Feste sono primarie.

d) A parità di rito, solennità e qualità, si considera la dignità. Le Feste di Nostro Signore sono le più degne, seguono quelle della SS. Vergine, quelle degli Angeli, quelle di San Giovanni Battista, quelle di San Giuseppe, quelle dei Santi Apostoli ed Evangelisti, e infine, in condizione di parità, quelle di tutti gli altri Santi.

e) Vi sarebbe un ultimo criterio e anche se non rientra nello scopo di questo post lo aggiungo perché potrebbe essere utile per coloro che celebrassero Ottave proprie in questi giorni: la specialità delle Feste. A parità di rito, solennità, qualità e dignità, in linea generale la Festa più speciale prevale sulla meno speciale (ad esempio: il Titolare della propria chiesa su quello della cattedrale, il Patrono della Città su quello della Diocesi o della Nazione etc). Vi è però una grossa limitazione a questo principio: nessuna Festa propria prevale su una Festa di rito Doppio di I Classe della Chiesa Universale perché queste sono considerate di diritto come proprie a ciascuna chiesa particolare.

f) In caso di concorrenza si seguono gli stessi criteri sopra esposti eccetto quello della specialità, che non viene preso in considerazione. Inoltre chi vuole documentarsi sui punti b) e c) può dare un'occhiata alle tabelle che si trovano all'inizio di ogni Breviario subito dopo il calendario.

Esposti questi principi, ecco i criteri delle precedenze:

  • Ottava Privilegiata di I Ordine (Pentecoste): l'intera Ottava, malgrado la differenza che caratterizzano i suoi giorni - vedesi sopra quando l'ho esposta in dettaglio - prevale su qualsiasi Festa tanto del calendario universale che di quelli particolari. Una Festa avente diritto a traslazione accidentale che cadesse la Vigilia, la Festa o durante l'Ottava di Pentecoste, andrebbe trasferita dopo la SS. Trinità (e come ho già detto, se fosse una Festa avente Ottava, l'Ottava sarebbe parzialmente o totalmente omessa).

  • Ottava Privilegiata di II Ordine (Corpus Domini): i giorni tra l'Ottava hanno rito Semidoppio ma cedono solo a Feste di rito Doppio di I Classe, mentre il Giorno Ottavo non cede a nessuna Festa.

  • Ottave Privilegiate di III Ordine (Ascensione, Sacro Cuore): i giorni tra l'Ottava hanno rito Semidoppio ma cedono a tutte le Feste di rito Semidoppio e Doppio; il Giorno Ottavo ha rito Doppio Maggiore ma invece prevale sulle Feste di rito identico.

  • Ottave Comuni (San Giovanni Battista, Santi Pietro e Paolo): come per le Privilegiate di III Ordine.


Corredo la nota con qualche dettaglio estemporaneo su questo periodo liturgicamente molto impegnativo.

1) Con la Festa della SS. Trinità comincia il Tempo dopo Pentecoste e si prende la Pars AEstiva del Breviario. Nello stesso giorno ricorre anche la I Domenica dopo Pentecoste, che è una Domenica perpetuamente impedita: quando è possibile la sua Messa si recupera tra il Lunedì e il Mercoledì prima del Corpus Domini. Perché questa condizione possa realizzarsi occorre che vi sia una Feria libera, o una Festa di rito Semplice, o un giorno tra un'Ottava Comune (la Messa della Domenica impedita non si può recuperare in una Festa di rito Semidoppio o Doppio). Quest'anno la Messa della I Domenica dopo Pentecoste dovrà essere recuperata Mercoledì 2 Giugno, Festa dei Santi Marcellino, Pietro ed Erasmo (rito Semplice). Le due Domeniche successive sono quelle tra le Ottave del Corpus Domini (II dopo Pentecoste) e del Sacro Cuore (III dopo Pentecoste), che contano come vere Domeniche e dunque non ci si pone il problema di recuperare la Messa.

2) La Festa di Maria Regina (Doppio di II Classe, 31 Maggio) è stata creata nel 1954 ma ha ottenuto Ufficio e Messa propri solo nel 1955: vedesi in AAS XLVI (1954) pag. 625-640 l'Enciclica di Pio XII Ad Caeli Reginam dell'11 Ottobre di quell'anno per l'istituzione della Festa; e in AAS XLVII (1955) pag. 470-480 il Decreto della Sacra Congregazione dei Riti del 31 Maggio con la concessione di Ufficio e Messa. Non può sfuggire che lo stesso 1955 fu l'anno in cui la Congregazione dei Riti, ormai in balia di massoni e modernisti come Annibale Bugnini, ha iniziato la perversa opera di smantellamento della sacra liturgia che avrebbe visto il suo momento culminante con l'imposizione del non più cattolico rito di Paolo VI. La soluzione che credo essere più equilibrata è l'accettazione dell'Ufficio e della Messa di Maria Regina (e di San Pio X, sempre del 1955), che comunque erano in programma dall'anno precedente, e ovviamente il rifiuto di tutte quelle altre riforme che hanno cestinato la gran parte della tradizione liturgica della Chiesa e creato ex novo una liturgia ibrida. Questa stessa soluzione è condivisa dai sedevacantisti statunitensi di Mons. Dolan, che la adottano nell'Ordo edito dalla loro Church of St. Gertrude the Great (Ohio, USA).

3) L'Ottava del Sacro Cuore è stata creata da Pio XI nel 1928, e la sua Festa è stata dotata di Ufficio e Messa completamente nuovi, dunque non si trova nei libri liturgici precedenti; essa è stata l'ultima Ottava ad essere inserita nel calendario universale prima della grande purga bugniniana del 1955.

4) La Festa del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore (Doppio di I Classe, 1° Luglio, si fa la commemorazione del Giorno Ottavo della Natività di San Giovanni Battista solo a Lodi e alle Messe private) è una di quelle Feste che prima del 1913 si celebravano sempre in Domenica, e per le quali resta la possibilità di celebrarne facoltativamente nell'antica data, nel caso specifico la I Domenica di Luglio, la solennità esterna: vedesi AAS VIII (1916) pag. 74, Dubia espressi alla Sacra Congregazione dei Riti e da essa risolti il 12 Febbraio 1916. A differenza della Festa, la solennità esterna che se ne fa in Domenica non soddisfa al precetto della Messa Conventuale per i Capitoli di Canonici o gli Istituti religiosi che ne hanno l'obbligo (e che quindi sono tenuti a cantare dopo Terza la Messa della Domenica). A parte l'eccezione costituita dalla Messa Conventuale, tutte le Messe possono essere della solennità trasferita, della quale si celebra la Messa con Gloria, Credo, commemorazione della Domenica alle Orazioni e all'Ultimo Vangelo, ma non ovviamente di San Giovanni Battista - poiché le Ottave non sono soggette a solennità trasferita - e Prefazio della Santa Croce. Quest'anno la solennità del Preziosissimo Sangue ricorre il 4 Luglio; nelle chiese in cui non sarà stata celebrata la Messa della VI Domenica dopo Pentecoste (perché l'unica Messa o tutte le Messe saranno state della solennità o di altre Feste proprie eventualmente occorrenti, a seconda delle rubriche e della volontà del rettore della Chiesa o dei singoli Sacerdoti) questa dovrà essere recuperata Venerdì 9 Luglio senza Gloria né Credo, con le Orazioni pro diversitate temporum assignatae e il Prefazio Comune.

5) Anche la Festa della Natività di San Giovanni Battista è stata, durante il caos delle riforme che si sono susseguite tra il 1911 e il 1913, per questi pochi anni fissata in Domenica: ciò basta a consentirle di farne la solennità trasferita alla IV Domenica di Giugno con le stesse modalità di cui sopra (Gloria, Credo, commemorazione della Domenica alle Orazioni e all'Ultimo Vangelo, Prefazio della SS. Trinità). Quest'anno la sua solennità ricorre il 27 Giugno, mentre la Messa della V Domenica dopo Pentecoste non potrà essere recuperata per mancanza di giorni idonei.

6) In questo periodo si celebrano anche delle Vigilie che sono state soppresse nella purga del '55: Vigilia dell'Ascensione oggi (12 Maggio), Vigilia di Pentecoste il 22 Maggio, Vigilia di San Giovanni Battista il 23 Giugno, Vigilia dei Santi Pietro e Paolo il 28 Giugno. Stando al Codice di Diritto Canonico del 1917 l'obbligo del digiuno e dell'astinenza, resta, tra queste, alla sola Vigilia di Pentecoste (e alle Quattro Tempora), che viene celebrata con una struttura simile alla Vigilia Pasquale (6 Profezie con Graduali e Orazioni, se è il caso Benedizione del fonte battesimale, Litanie dei Santi e Messa).

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