10 maggio 2021

Martedì 11 Maggio 2021 nella liturgia



Martedì delle Rogazioni, Feria minore, colore liturgico bianco.

Coloro che sono tenuti al Breviario e non assistono alla Processione delle Litanie Minori o Rogazioni devono recitare le Litanie dei Santi (senza Salmi Penitenziali) al termine delle Lodi, che in tal caso si concludono col Benedicamus Domino omesso Fidelium animae. Le Litanie non possono essere anticipate al giorno precedente nemmeno se nella recita privata si anticipano le Lodi; allora si recitano a parte.

Si celebra la Messa Exaudivit delle Litanie Minori (che nel Messale si trova dopo la V Domenica dopo Pasqua), colore liturgico violaceo. Da notare che il rito della Processione non si trova nel Messale ma nel Rituale.

Primi Vespri della Festa dei Santi Nereo, Achilleo, Domitilla Vergine, e Pancrazio, Martiri, Semidoppio, colore liturgico rosso.


Qui per le peculiarità del Tempo Pasquale:

https://loquerequaedecentsanamdoctrinam.blogspot.com/2021/04/dispensa-di-liturgia-sul-tempo-pasquale.html


Al Breviario

All'Ufficio della Feria:

Tutto dal Salterio (1 Notturno a Mattutino, I Schema a Lodi), Ant. al Benedictus dal Proprio del Tempo, Orazione della Domenica Precedente.

Le Antifone non si raddoppiano, si dicono la Commemorazione della Croce a Lodi e le Preci Domenicali a Prima.

All'Ufficio dei Santi Nereo, Achilleo, Domitilla e Pancrazio:

Ai Vespri Antifone e Salmi dal Salterio, il resto dal Comune dei Martiri nel Tempo Pasquale, Orazione dal proprio dei Santi (al 12 Maggio).

Le Antifone non si raddoppiano, si dicono la Commemorazione della Croce a Vespri e le Preci a Compieta.


Al Messale

Il Sacerdote indossa cotta, amitto, alba, cingolo, stola e piviale violacei; se vi sono Diacono e Suddiacono mettono dalmatica e tunicella violacee; se vi sono Chierici o chierichetti, fanno da accoliti e da crocifero. Dopo una breve preghiera il coro, o in sua assenza lo stesso celebrante, canta l'Antifona Exurge Domine e una volta tutti genuflessi comincia le Litanie dei Santi. Solo in questa cerimonia le Litanie si raddoppiano, nella recita privata non occorre farlo. Dopo aver ripetuto Sancta Maria ora pro nobis tutti si alzano e si comincia a formare la Processione. Se questa fosse particolarmente lunga, si possono ripetere le Litanie a partire da Sancta Maria, o si possono aggiungere i Salmi Graduali e Penitenziali, ma non Inni di genere festivo; le Orazioni con cui terminano le Litanie non possono essere dette mentre si cammina. Inoltre è consuetudine delle chiese di campagna fare, durante questa Processione e quelle delle Rogazioni, la Benedizione dei campi o dei monti o dei pascoli. Se si fa stazione presso una o più chiese, si interrompono le Litanie o i Salmi, la Processione viene ricevuta dal Clero locale, ci si inginocchia in silenzio (il celebrante, diacono e suddiacono sui gradini dell'Altare), dopodiché il coro o se non ve n'è il celebrante intona un'Antifona o Responsorio in onore del Titolare della chiesa, coi Versetti e l'Orazione A Cunctis; poi la Processione riprende. Nella chiesa in cui essa termina, la Processione viene ricevuta dal Clero, allorché il rettore o Parroco, in cotta ma senza stola, asperge quelli che entrano e consegna l'aspersorio al celebrante che lo tocca e si segna. Gli accoliti posano i ceri e il crocifero la croce, tutti si inginocchiano e si terminano le Litanie col Pater, il Salmo 69, i Versetti e le Orazioni, in seguito si celebra la Messa. Altrimenti, se si deve tornare alla Chiesa di partenza, questa stazione si fa come le altre, aggiungendo un'Antifona, Versetto e Orazione alla Santa Vergine prima di quelle del Titolare, e la conclusione delle Litanie si fa appena tornati alla chiesa da cui si è partiti. Il cero pasquale non viene acceso.

  • Non si dicono Gloria né Credo
  • Si possono dire tre o cinque o sette Orazioni:
    • La prima della Messa
    • La seconda di S. Maria: Concede
    • La terza Contro i persecutori della Chiesa: Ecclesiae tuae; oppure Per il Papa: Deus omnium Fidelium.
    • Le altre ad libitum

  • Prefazio Pasquale (In hoc potissimum die)
  • Benedicamus Domino
  • Prologo di San Giovanni

Bibliografia per la celebrazione della Processione e Messa delle Litanie Minori:

  • Rubriche della Messa Conventuale delle Rogazioni: L. Stercky, Manuel de liturgie et cérémonial selon le Rit Romain, Paris, Lecoffre 1935, Tomo I, pag. 399-401.

  • Cerimonie della Processione e della Messa celebrate a norma del Missale Romanum e del Rituale Romanum: L. Stercky, Manuel de liturgie et cérémonial selon le Rit Romain, Paris, Lecoffre 1935, Tomo II, pag. 350-359.

  • Cerimonie della Processione e della Messa celebrate pontificalmente, a norma del Caeremoniale Episcoporum: L. Stercky, Les Fonctions Pontificales selon le Rit Romain, Paris Lecoffre 1932, Tomo II, pag. 249-256.


Letture del Mattutino (in latino)

AD NOCTURNUM

Lectio 1

De Epístola prima beáti Petri Apóstoli

1 Pet 4:1-7

Christo ígitur passo in carne, et vos eádem cogitatióne armámini: quia qui passus est in carne, désiit a peccátis: ut jam non desidériis hóminum, sed voluntáti Dei, quod réliquum est in carne vivat témporis. Súfficit enim prætéritum tempus ad voluntátem géntium consummándam his qui ambulavérunt in luxúriis, desidériis, vinoléntiis, comessatiónibus, potatiónibus, et illícitis idolórum cúltibus. In quo admirántur non concurréntibus vobis in eándem luxúriæ confusiónem, blasphemántes. Qui reddent ratiónem ei qui parátus est judicáre vivos et mórtuos. Propter hoc enim et mórtuis evangelizátum est: ut judicéntur quidem secúndum hómines in carne, vivant autem secúndum Deum in spíritu. Omnium autem finis appropinquávit.

Lectio 2, 1 Pet 4:7-11

Estóte ítaque prudéntes, et vigiláte in oratiónibus. Ante ómnia autem, mútuam in vobismetípsis caritátem contínuam habéntes: quia cáritas óperit multitúdinem peccatórum. Hospitáles ínvicem sine murmuratióne. Unusquísque, sicut accépit grátiam, in altérutrum illam administrántes, sicut boni dispensatóres multifórmis grátiæ Dei. Si quis lóquitur, quasi sermónes Dei: si quis minístrat, tamquam ex virtúte, quam adminístrat Deus: ut in ómnibus honorificétur Deus per Iesum Christum: cui est glória et impérium in sǽcula sæculórum. Amen.

Lectio 3, 1 Pet 4:12-17

Caríssimi, nolíte peregrinári in fervóre, qui ad tentatiónem vobis fit, quasi novi áliquid vobis contíngat: sed communicántes Christi passiónibus gaudéte, ut et in revelatióne glóriæ eius gaudeátis exsultántes. Si exprobrámini in nómine Christi, beáti éritis: quóniam quod est honóris, glóriæ, et virtútis Dei, et qui est eius Spíritus, super vos requiéscit. Nemo autem vestrum patiátur ut homicída, aut fur, aut malédicus, aut alienórum appetítor. Si autem ut Christiánus, non erubéscat: gloríficet autem Deum in isto nómine: quóniam tempus est ut incípiat judícium a domo Dei.


Traduzione italiana delle Letture del Mattutino

NOTTURNO UNICO

Lettura 1

Dalla prima Lettera dell'Apostolo san Pietro

1 Pet 4:1-7

Cristo dunque avendo patito (per noi) nella sua carne, armatevi ancor voi dello stesso pensiero: perché chi ha crocifisso la propria carne, ha finito di peccare: così che non vive già più secondo le passioni degli uomini, ma secondo il volere di Dio, per tutto il tempo che resta da vivere nella carne. Basta infatti per voi l'avere nel tempo passato soddisfatta la volontà come i Gentili, vivendo nelle dissolutezze, nelle cupidigie, negli eccessi di mangiare e bere e nell'illecito culto degli idoli. Perciò essi si meravigliano che voi non correte più con loro nello stesso obbrobrio di dissolutezza, e quindi bestemmiamo: ma ne renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi ed i morti. Per questo è stato predicato il Vangelo anche ai morti: affinché, giudicati secondo gli uomini quanto alla carne, vivano secondo Dio quanto allo spirito. Ora la fine di tutte le cose è vicina.

Lettura 2, 1 Pet 4:7-11

Siate perciò prudenti e vegliate nella preghiera. Ma soprattutto abbiate l'un per l'altro una carità perseverante, perché la carità copre una moltitudine di peccati. Esercitate tra voi l'ospitalità senza mormorare: ognuno metta a servizio degli altri il dono che ha ricevuto, da buoni amministratori della grazia di Dio che è multiforme. Se uno parla (lo faccia) secondo i dettami di Dio: se uno esercita qual che ministero, lo faccia come per un privilegio concesso da Dio: affinché in tutto sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, a cui è gloria e impero per i secoli dei secoli. Così sia.

Lettura 3, 1 Pet 4:12-17

Carissimi, non vi stupite del gran fuoco accesovi contro per provarvi, come se vi avvenisse una cosa nuova: ma godete di partecipare ai patimenti di Cristo, affinché quando si manifesterà la gloria di lui anche voi godiate ed esultiate. E se siete maltrattati per il nome di Cristo, siete beati: poiché l'onore, la gloria e la virtù di Dio e lo Spirito di lui riposa in voi. Ma nessuno di voi abbia a patire come omicida, o ladro, o maldicente, o avido del bene altrui. Se poi (soffre) come cristiano, non se ne vergogni: ma glorifichi Dio per tal nome. Poiché è tempo che il giudizio incominci dalla casa di Dio.


Ad Primam: il Martirologio del 12 Maggio 2021.

Quarto Idus Maji, luna trigesima.



Nel quarto giorno alle Idi di Maggio, luna trentesima.




Parti proprie della Messa delle Litanie Minori (in latino)

AD PROCESSIONEM:

Exurge Domine, adjuva nos, et libera nos propter nomen tuum. --- Deus, auribus nostris audivimus: patres nostri annuntiaverunt nobis. --- Gloria Patri. --- Exurge Domine, adjuva nos, et libera nos propter nomen tuum.

Kýrie, eléison. (Et omnes litaniae duplicantur)

Christe, eléison.

Kýrie, eléison.

Christe, audi nos.

Christe, exáudi nos.

Pater de cælis, Deus, miserére nobis.

Fili, Redémptor mundi, Deus, miserére nobis.

Spíritus Sancte, Deus, miserére nobis.

Sancta Trínitas, unus Deus, miserére nobis.

Sancta María, ora pro nobis.

Sancta Dei Génitrix, ora pro nobis.

Sancta Virgo vírginum, ora pro nobis.

Sancte Míchaël, ora pro nobis.

Sancte Gábriel, ora pro nobis.

Sancte Ráphaël, ora pro nobis.

Omnes sancti Ángeli et Archángeli, oráte pro nobis.

Omnes sancti beatórum Spirítuum órdines, oráte pro nobis.

Sancte Joánnes Baptísta, ora pro nobis.

Sancte Joseph, ora pro nobis.

Omnes sancti Patriárchæ et Prophétæ, oráte pro nobis.

Sancte Petre, ora pro nobis.

Sancte Paule, ora pro nobis.

Sancte Andréa, ora pro nobis.

Sancte Jacóbe, ora pro nobis.

Sancte Joánnes, ora pro nobis.

Sancte Thoma, ora pro nobis.

Sancte Jacóbe, ora pro nobis.

Sancte Philíppe, ora pro nobis.

Sancte Bartolomǽe, ora pro nobis.

Sancte Matthǽe, ora pro nobis.

Sancte Simon, ora pro nobis.

Sancte Thaddǽe, ora pro nobis.

Sancte Matthía, ora pro nobis.

Sancte Bárnaba, ora pro nobis.

Sancte Luca, ora pro nobis.

Sancte Marce, ora pro nobis.

Omnes sancti Apóstoli et Evangelístæ, oráte pro nobis.

Omnes sancti Discípuli Dómini, oráte pro nobis.

Omnes sancti Innocéntes, oráte pro nobis.

Sancte Stéphane, ora pro nobis.

Sancte Laurénti, ora pro nobis.

Sancte Vincénti, ora pro nobis.

Sancti Fabiáne et Sebastiáne, oráte pro nobis.

Sancti Joánnes et Paule, oráte pro nobis.

Sancti Cosma et Damiáne, oráte pro nobis.

Sancti Gervási et Protási, oráte pro nobis.

Omnes sancti Mártyres, oráte pro nobis.

Sancte Silvéster, ora pro nobis.

Sancte Gregóri, ora pro nobis.

Sancte Ambrósi, ora pro nobis.

Sancte Augustíne, ora pro nobis.

Sancte Hierónyme, ora pro nobis.

Sancte Martíne, ora pro nobis.

Sancte Nicoláe, ora pro nobis.

Omnes sancti Pontífices et Confessóres, oráte pro nobis.

Omnes sancti Doctóres, oráte pro nobis.

Sancte Antóni, ora pro nobis.

Sancte Benedícte, ora pro nobis.

Sancte Bernárde, ora pro nobis.

Sancte Domínice, ora pro nobis.

Sancte Francísce, ora pro nobis.

Omnes sancti Sacerdótes et Levítæ, oráte pro nobis.

Omnes sancti Mónachi et Eremítæ, oráte pro nobis.

Sancta María Magdaléna, ora pro nobis.

Sancta Agatha, ora pro nobis.

Sancta Lúcia, ora pro nobis.

Sancta Agnes, ora pro nobis.

Sancta Cæcília, ora pro nobis.

Sancta Catharína, ora pro nobis.

Sancta Anastásia, ora pro nobis.

Omnes sanctæ Vírgines et Víduæ, oráte pro nobis.

Omnes Sancti et Sanctæ Dei, intercédite pro nobis.

Propítius esto, parce nobis, Dómine.

Propítius esto, exáudi nos, Dómine.

Ab omni malo, líbera nos, Dómine.

Ab omni peccáto, líbera nos, Dómine.

Ab ira tua, líbera nos, Dómine.

A subitánea et improvísa morte, líbera nos, Dómine.

Ab insídiis diáboli, líbera nos, Dómine.

Ab ira et ódio et omni mala voluntáte, líbera nos, Dómine.

A spíritu fornicatiónis, líbera nos, Dómine.

A fúlgure et tempestáte, líbera nos, Dómine.

A flagéllo terræmótus, líbera nos, Dómine.

A peste, fame et bello, líbera nos, Dómine.

A morte perpétua, líbera nos, Dómine.

Per mystérium sanctæ Incarnatiónis tuæ, líbera nos, Dómine.

Per advéntum tuum, líbera nos, Dómine.

Per nativitátem tuam, líbera nos, Dómine.

Per baptísmum et sanctum jejúnium tuum, líbera nos, Dómine.

Per crucem et passiónem tuam, líbera nos, Dómine.

Per mortem et sepultúram tuam, líbera nos, Dómine.

Per sanctam resurrectiónem tuam, líbera nos, Dómine.

Per admirábilem ascensiónem tuam, líbera nos, Dómine.

Per advéntum Spíritus Sancti Parácliti, líbera nos, Dómine.

In die judícii, líbera nos, Dómine.

Peccatóres, te rogámus, audi nos.

Ut nobis parcas, te rogámus, audi nos.

Ut nobis indúlgeas, te rogámus, audi nos.

Ut ad veram pœniténtiam nos perdúcere dignéris, te rogámus, audi nos.

Ut Ecclésiam tuam sanctam régere et conserváre dignéris, te rogámus, audi nos.

Ut domnum Apostólicum et omnes ecclesiásticos órdines in sancta religióne conserváre dignéris, te rogámus, audi nos.

Ut inimícos sanctæ Ecclésiæ humiliáre dignéris, te rogámus, audi nos.

Ut régibus et princípibus christiánis pacem et veram concórdiam donáre dignéris, te rogámus, audi nos.

Ut cuncto pópulo christiáno pacem et unitátem largíri dignéris, te rogámus, audi nos.

Ut omnes errántes ad unitátem Ecclésiæ revocáre, et infidéles univérsos ad Evangélii lumen perdúcere dignéris, te rogámus, audi nos.

Ut nosmetípsos in tuo sancto servítio confortáre et conserváre dignéris, te rogámus, audi nos.

Ut mentes nostras ad cæléstia desidéria érigas, te rogámus, audi nos.

Ut ómnibus benefactoribus nostris sempitérna bona retríbuas, te rogámus, audi nos.

Ut ánimas nostras, fratrum, propinquórum et benefactórum nostrórum ab ætérna damnatióne erípias, te rogámus, audi nos.

Ut fructus terræ dare et conserváre dignéris, te rogámus, audi nos.

Ut ómnibus fidélibus defúnctis réquiem ætérnam donáre dignéris, te rogámus, audi nos.

Ut nos exaudíre dignéris, te rogámus, audi nos.

Fili Dei, te rogámus, audi nos.

Agnus Dei, qui tollis peccáta mundi, parce nobis, Dómine.

Agnus Dei, qui tollis peccáta mundi, exáudi nos, Dómine.

Agnus Dei, qui tollis peccáta mundi, miserére nobis.

Christe, audi nos.

Christe, exáudi nos.

Kýrie, eléison.

Christe, eléison.

Kýrie, eléison.

Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum quotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:

V. Et ne nos indúcas in tentatiónem:

R. Sed líbera nos a malo.

Deus, in adjutórium meum inténde: * Dómine, ad adjuvándum me festína.

Confundántur et revereántur, * qui quærunt ánimam meam.

Avertántur retrórsum, et erubéscant, * qui volunt mihi mala.

Avertántur statim erubescéntes, * qui dicunt mihi: Euge, euge.

Exsúltent et læténtur in te omnes qui quærunt te, * et dicant semper: Magnificétur Dóminus: qui díligunt salutáre tuum.

Ego vero egénus, et pauper sum: * Deus, ádjuva me.

Adjútor meus, et liberátor meus es tu: * Dómine, ne moréris.

Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.

Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.

V. Salvos fac servos tuos.

R. Deus meus, sperántes in te.

V. Esto nobis, Dómine, turris fortitúdinis.

R. A fácie inimíci.

V. Nihil profíciat inimícus in nobis.

R. Et fílius iniquitátis non appónat nocére nobis.

V. Dómine, non secúndum peccáta nostra fácias nobis.

R. Neque secúndum iniquitátes nostras retríbuas nobis.

V. Orémus pro Pontífice nostro N.

R. Dóminus consérvet eum, et vivíficet eum, et beátum fáciat eum in terra, et non tradat eum in ánimam inimicórum ejus.

V. Orémus pro benefactóribus nostris.

R. Retribúere dignáre, Dómine, ómnibus, nobis bona faciéntibus propter nomen tuum, vitam ætérnam. Amen.

V. Orémus pro fidélibus defúnctis.

R. Réquiem ætérnam dona eis, Dómine, et lux perpétua lúceat eis.

V. Requiéscant in pace.

R. Amen.

V. Pro frátribus nostris abséntibus.

R. Salvos fac servos tuos, Deus meus, sperántes in te.

V. Mitte eis, Dómine, auxílium de sancto.

R. Et de Sion tuére eos.

V. Dómine, exáudi oratiónem meam.

R. Et clamor meus ad te véniat.

V. Dóminus vobíscum.

R. Et cum spíritu tuo.

Orémus

Deus, cui próprium est miseréri semper et párcere: súscipe deprecatiónem nostram, ut nos, et omnes fámulos tuos, quos delictórum caténa constríngit, miserátio tuæ pietátis cleménter absólvat.

Exáudi, quæsumus, Dómine, súpplicum preces, et confiténtium tibi parce peccátis: ut páriter nobis indulgéntiam tríbuas benígnus et pacem.

Ineffábilem nobis, Dómine, misericórdiam tuam cleménter osténde: ut simul nos et a peccátis ómnibus éxuas, et a pœnis, quas pro his merémur, erípias.

Deus, qui culpa offénderis, pœniténtia placáris: preces pópuli tui supplicántis propítius réspice; et flagélla tuæ iracúndiæ, quæ pro peccátis nostris merémur, avérte.

Omnípotens sempitérne Deus, miserére fámulo tuo Pontífici nostro N., et dírige eum secúndum tuam cleméntiam in viam salútis ætérnæ: ut, te donánte, tibi plácita cúpiat, et tota virtúte perfíciat.

Deus, a quo sancta desidéria, recta consília et justa sunt ópera: da servis tuis illam, quam mundus dare non potest, pacem; ut et corda nostra mandátis tuis dédita, et, hóstium subláta formídine, témpora sint, tua protectióne, tranquílla.

Ure igne Sancti Spíritus renes nostros et cor nóstrum, Dómine: ut tibi casto córpore serviámus, et mundo corde placeámus.

Fidélium, Deus, ómnium Cónditor et Redémptor, animábus famulórum famularúmque tuárum remissiónem cunctórum tríbue peccatórum: ut indulgéntiam, quam semper optavérunt, piis supplicatiónibus consequántur.

Actiónes nostras, quǽsumus, Dómine, aspirándo prǽveni et adjuvándo proséquere: ut cuncta nostra orátio et operátio a te semper incípiat, et per te cœpta finiátur.

Omnípotens sempitérne Deus, qui vivórum domináris simul et mortuórum, omniúmque miseréris quos tuos fide et ópere futúros esse prænóscis: te súpplices exorámus; ut, pro quibus effúndere preces decrévimus, quosque vel præsens sǽculum adhuc in carne rétinet vel futúrum jam exútos córpore suscépit, intercédentibus ómnibus Sanctis tuis, pietátis tuæ cleméntia, ómnium delictórum suórum véniam consequántur. Per Dóminum nostrum Jesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.

V. Dóminus vobíscum.

R. Et cum spíritu tuo.

V. Exáudiat nos omnípotens et miséricors Dóminus.

R. Amen.

V. Et fidélium ánimæ per misericórdiam Dei requiéscant in pace.

R. Amen.

AD MISSAM:

INTROITUS

Exaudívit de templo sancto suo vocem meam, allelúja: et clamor meus in conspectu ejus, introívit in aures ejus, allelúja, allelúja. --- Díligam te, Dómine, virtus mea: Dóminus firmaméntum meum et refúgium meum et liberátor meus. --- Gloria Patri --- Exaudívit de templo sancto suo vocem meam, allelúja: et clamor meus in conspectu ejus, introívit in aures ejus, allelúja, allelúja.

COLLECTAE

Orémus. Præsta, quaesumus, omnípotens Deus: ut, qui in afflictióne nostra de tua pietáte confídimus; contra advérsa ómnia, tua semper protectióne muniámur. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Orémus. Concéde nos fámulos tuos, quǽsumus, Dómine Deus, perpetua mentis et corporis sanitáte gaudére: et, gloriosa beátæ Maríæ semper Vírginis intercessióne, a præsénti liberári tristitia, et aeterna perfrui lætítia.

Ecclésiæ tuæ, quæsumus, Dómine, preces placátus admítte: ut, destrúctis adversitátibus et erróribus univérsis, secúra tibi sérviat libertáte. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Orationes ad libitum.

EPISTOLA

Léctio Epístolæ beáti Jacóbi Apóstoli.

Jac 5:16-20

Caríssimi: Confitémini altérutrum peccáta vestra, et oráte pro ínvicem, ut salvémini: multum enim valet deprecátio justi assídua. Elías homo erat símilis nobis passíbilis: et oratióne orávit, ut non plúeret super terram, et non pluit annos tres et menses sex. Et rursum orávit: et coelum dedit plúviam et terra dedit fructum suum. Fratres mei, si quis ex vobis erráverit a veritáte et convérterit quis eum: scire debet, quóniam, qui convérti fécerit peccatórem ab erróre viæ suæ, salvábit ánimam ejus a morte, et opériet multitúdinem peccatórum.

ALLELUIA

Allelúja. Confitémini Dómino, quóniam bonus: quóniam in saeculum misericórdia ejus.

EVANGELIUM

Sequéntia ✠ sancti Evangélii secundum Lucam.

Luc 11:5-13

In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Quis vestrum habébit amícum, et íbit ad illum média nocte, et dicet illi: Amíce, cómmoda mihi tres panes, quóniam amícus meus venit de via ad me, et non hábeo quod ponam ante illum: et ille deíntus respóndens, dicat: Noli mihi moléstus esse, jam óstium clausum est, et púeri mei mecum sunt in cubíli, non possum súrgere et dare tibi. Et si ille perseveráverit pulsans: dico vobis, etsi non dabit illi surgens, eo quod amícus ejus sit, propter improbitátem tamen ejus surget et dabit illi, quotquot habet necessários. Et ego dico vobis: Pétite, et dábitur vobis: quaerite, et inveniétis: pulsáte, et aperiétur vobis. Omnis enim, qui petit, áccipit: et qui quærit, invénit: et pulsánti aperietur, Quis autem ex vobis patrem pétii panem, numquid lápidem dabit illi? Aut piscem: numquid pro pisce serpéntem dabit illi? Aut si petíerit ovum: numquid pórriget illi scorpiónem? Si ergo vos, cum sitis mali, nostis bona data dare fíliis vestris: quanto magis Pater vester de coelo dabit spíritum bonum peténtibus se?

OFFERTORIUM

Orémus. Confitébor Dómino nimis in ore meo: et in médio multórum laudábo eum, qui ástitit a dextris páuperis: ut salvam fáceret a persequéntibus ánimam meam, allelúja.

SECRETAE

Hæc múnera, quǽsumus, Dómine, et víncula nostræ pravitátis absólvant, et tuæ nobis misericórdiæ dona concílient. Per Dóminum nostrum Jesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.

Tua, Dómine, propitiatióne, et beátæ Maríæ semper Vírginis intercessióne, ad perpétuam atque præséntem hæc oblátio nobis profíciat prosperitátem et pacem.

Prótege nos, Dómine, tuis mystériis serviéntes: ut, divínis rebus inhæréntes, et córpore tibi famulémur et mente. Per Dóminum nostrum Jesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.

Orationes ad libitum.

PRAEFATIO PASCHALIS

Vere dignum et justum est, æquum et salutáre: Te quidem, Dómine, omni témpore, sed in hoc potíssimum die gloriósius prædicáre, cum Pascha nostrum immolátus est Christus. Ipse enim verus est Agnus, qui ábstulit peccáta mundi. Qui mortem nostram moriéndo destrúxit et vitam resurgéndo reparávit. Et ídeo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia cœléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes: (Sanctus).

COMMUNIO

Petite, et accipiétis: quaerite, et inveniétis: pulsáte, et aperiétur vobis: omnis enim qui pétii, áccipit: et qui quærit, invénit: et pulsánti aperiétur, allelúja.

POSTCOMMUNIO

Orémus. Vota nostra, quǽsumus, Dómine, pio favore proséquere: ut, dum dona tua in tribulatióne percípimus, de consolatióne nostra in tuo amóre crescámus. Per Dóminum nostrum Jesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.

Orémus. Sumptis, Dómine, salútis nostræ subsídiis: da, quaesumus, beátæ Maríæ semper Vírginis patrocíniis nos ubíque prótegi; in cuius veneratióne hæc tuæ obtúlimus majestáti.

Quaesumus, Dómine, Deus noster: ut, quos divína tríbuis participatióne gaudére, humánis non sinas subjacére perículis. Per Dóminum nostrum Jesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.

Orationes ad libitum.


Traduzione italiana della Messa delle Litanie Minori

ALLA PROCESSIONE:

Sorgi, o Signore, aiutaci, e liberaci per l'onore del tuo nome. --- O Dio, l'udimmo con le nostre orecchie e ce lo hanno raccontato i nostri padri. --- Gloria. --- Sorgi, o Signore, aiutaci, e liberaci per l'onore del tuo nome.

Signore, pietà. (Ogni singola litania viene ripetuta due volte).

Cristo, pietà.

Signore, pietà.

Cristo, ascoltaci.

Cristo, esaudiscici.

Padre celeste, Dio, abbi pietà di noi.

Figlio, Redentore del mondo, Dio, abbi pietà di noi.

Spirito Santo, Dio, abbi pietà di noi.

Santa Trinità, unico Dio, abbi pietà di noi.

Santa Maria, prega per noi.

Santa Madre di Dio, prega per noi.

Santa Vergine delle vergini, prega per noi.

San Michele, prega per noi.

Voi tutti, santi Angeli e Arcangeli, pregate per noi.

Voi tutte, sante schiere degli Spiriti beati, pregate per noi.

San Giovanni Battista, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Voi tutti, santi Patriarchi e Profeti, prega per noi.

San Pietro, prega per noi.

San Paolo, prega per noi.

Sant'Andrea, prega per noi.

San Giacomo, prega per noi.

San Giovanni, prega per noi.

San Tommaso, prega per noi.

San Giacomo, prega per noi.

San Filippo, prega per noi.

San Bartolomeo, prega per noi.

San Matteo, prega per noi.

San Simone, prega per noi.

San Taddeo, prega per noi.

San Mattia, prega per noi.

San Barnaba, prega per noi.

San Luca, prega per noi.

San Marco, prega per noi.

Voi tutti, santi Apostoli ed Evangelisti, pregate per noi.

Voi tutti, santi Discepoli del Signore, pregate per noi.

Voi tutti, Santi Innocenti, pregate per noi.

Santo Stefano, prega per noi.

San Lorenzo, prega per noi.

San Vincenzo, prega per noi.

Santi Fabiano e Sebastiano, pregate per noi.

Santi Giovanni e Paolo, pregate per noi.

Santi Cosma e Damiano, pregate per noi.

Santi Gervasio e Protasio, pregate per noi.

Voi tutti, santi Martiri, pregate per noi.

San Silvestro, prega per noi.

San Gregorio, prega per noi.

Sant'Ambrogio, prega per noi.

Sant'Agostino, prega per noi.

San Girolamo, prega per noi.

San Martino, prega per noi.

San Nicola, prega per noi.

Voi tutti, santi Pontefici e Confessori, prega per noi.

Voi tutti, santi Dottori, prega per noi.

Sant'Antonio, prega per noi.

San Benedetto, prega per noi.

San Bernardo, prega per noi.

San Domenico, prega per noi.

San Francesco, prega per noi.

Voi tutti, santi Sacerdoti e Leviti, prega per noi.

Voi tutti, santi Monaci ed Eremiti, prega per noi.

Santa Maria Maddalena, prega per noi.

Sant'Agata, prega per noi.

Santa Lucia, prega per noi.

Sant'Agnese, prega per noi.

Santa Cecilia, prega per noi.

Santa Caterina, prega per noi.

Sant'Anastasia, prega per noi.

Voi tutte, sante Vergini e Vedove, prega per noi.

Voi tutti, Santi e Sante di Dio, intercedete per noi.

Sii indulgente, perdonaci, o Signore.

Sii indulgente, ascoltaci, o Signore.

Da ogni male, liberaci, o Signore.

Da ogni peccato, liberaci, o Signore.

Dalla tua ira, liberaci, o Signore.

Da una morte subitanea ed improvvisa, liberaci, o Signore.

Dalle insidie del diavolo, liberaci, o Signore.

Dall'ira, dall'odio e da ogni cattiva volontà, liberaci, o Signore.

Dallo spirito della fornicazione, liberaci, o Signore.

Dal fulmine e dalla tempesta, liberaci, o Signore.

Dal flagello del terremoto, liberaci, o Signore.

Dalle peste, dalla fame e dalla guerra , liberaci, o Signore.

Dalla morte eterna, liberaci, o Signore.

Per il mistero della tua santa incarnazione, liberaci, o Signore.

Per la tua venuta, liberaci, o Signore.

Per la tua nascita, liberaci, o Signore.

Per il tuo battesimo e il tuo santo digiuno, liberaci, o Signore.

Per la tua croce e la tua passione, liberaci, o Signore.

Per la tua morte e la tua sepoltura, liberaci, o Signore.

Per la tua santa risurrezione, liberaci, o Signore.

Per la tua ammirabile ascensione, liberaci, o Signore.

Per l'effusione dello Spirito Santo Paraclito, liberaci, o Signore.

Nel giorno del giudizio, liberaci, o Signore.

Noi peccatori, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ci perdoni, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu sia indulgente con noi, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di condurci vera penitenza, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di reggere e governare la tua santa Chiesa, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di conservare il Papa e tutti gli ordini ecclesiastici nella santa religione, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di umiliare i nemici della santa Chiesa, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di donare pace e vera concordia ai re ed ai principi cristiani, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di donare pace ed unità a tutto il popolo cristiano, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di richiamare all'unità della Chiesa tutti gli erranti e condurre alla luce del Vangelo tutti gli infedeli, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di confermare e conservare noi stessi nel tuo santo servizio, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di elevare le nostre menti ai desideri celesti, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di retribuire i beni eterni a tutti i nostri benefattori, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di liberare dalla dannazione eterna le nostre anime e quelle dei nostri fratelli, parenti e benefattori, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di darci e conservarci i frutti della terra, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di donare l'eterno riposo a tutti i fedeli defunti, ti preghiamo, ascoltaci.

Perché tu ti degni di esaudirci, ti preghiamo, ascoltaci.

Figlio di Dio, ti preghiamo, ascoltaci.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci Signore.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, esaudiscici Signore.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Cristo ascoltaci.

Cristo esaudiscici.

Signore, pietà. Signore, pietà.

Cristo, pietà. Cristo, pietà.

Signore, pietà. Signore, pietà.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:

V. E non ci indurre in tentazione:

R. Ma liberaci dal male.

Vieni, o Dio, in mio soccorso: Signore, affrettati ad aiutarmi.

Siano confusi e svergognati, quei che cercano l'anima mia.

Siano volti in fuga ed arrossiscano, quei che mi vogliono male.

Siano volti in fuga subito e svergognati, quei che mi dicono: Bene, bene.

Esultino e si rallegrino in te tutti quei che ti cercano: e quanti bramano da te la salute dicano sempre: Il Signore sia glorificato.

Io per me son povero e bisognoso: o Dio, aiutami.

Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore: Signore, non tardare.

Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.

Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.

V. Salva i tuoi servi.

R. Che sperano in te, Dio mio.

V. Sii per noi, o Signore, una torre inespugnabile.

R. Dinanzi al nemico.

V. Non possa nulla il nemico contro di noi.

R. E il figlio del male non ci rechi danno alcuno.

V. Signore, non ci trattare come mentano i nostri peccati.

R. Né ricompensarci come meritano le nostre iniquità.

V. Preghiamo per il Sommo Pontefice N.

R. Il Signore lo conservi, lo vivifichi, lo renda felice in terra e lo difenda dalle mani dei suoi nemici.

V. Preghiamo per i nostri benefattori.

R. Signore, degnati di ricompensare colla vita eterna tutti quelli che ci fanno del bene a gloria del tuo nome. Amen.

V. Preghiamo per i fedeli defunti.

R. L'eterno riposo dona loro. Signore, e splenda ad essi la luce perpetua.

V. Riposino in pace.

R. Amen.

V. Preghiamo per i nostri fratelli assenti.

R. Salva i tuoi servi, o Signore, che sperano in te.

V. Manda ad essi, Signore, il soccorso dal tuo Santuario.

R. Da Sion manda la tua difesa.

V. Signore, esaudisci la mia preghiera.

R. E il mio grido giunga, a te.

V. Il Signore sia con voi.

R. E con il tuo spirito.

Preghiamo.

Signore, di cui è proprio l'usar misericordia e perdonare, accetta la nostra preghiera; affinché noi e tutti i tuoi servi detenuti dai lacci del peccato siano pietosamente assolti dalla tua benigna bontà.

Esaudisci Signore, le preghiere dei supplicanti, e perdona ai tuoi servi i peccati, affinché noi tutti da te riceviamo pace e perdono.

Signore, mostraci pietoso l'ineffabile tua misericordia, la quale ci purghi da tutti i peccati e ci liberi da quelle pene che per essi abbiamo meritate.

Dio buono, che ti adiri per le colpe, e ti plachi per la penitenza, ascolta le preghiere del tuo popolo supplichevole ed allontana i flagelli dovuti alle nostre colpe.

Onnipotente eterno Iddio, abbi misericordia del tuo servo, il nostro S. Pontefice N. e dirigilo per tua pietà sulla via della salute affinché per dono tuo desideri ed esegua perfettamente ciò che a te piace.

Dio, da cui procedono i santi desideri, i retti consigli, le giuste azioni, da' ai tuoi servi quella pace che il mondo non può dare, affinché, uniti i nostri cuori ai tuoi comandamenti, senza timore dei nemici, i giorni siano tranquilli mediante la tua protezione.

Il tuo S. Spirito abbruci e il cuor nostro e le reni affinché casti di corpo e mondi di cuore possiamo servirti e piacerti.

Iddio Creatore e Redentore di tutti i fedeli da' il perdono di tutti i peccati alle anime dei servi tuoi defunti, affinché ottengano quella misericordia la quale hanno sempre domandata colle devote preghiere.

Previeni, o Signore, coi tuoi lumi e col tuo aiuto accompagna le nostre azioni affinché e le nostre orazioni e le opere nostre abbiano da voi e principio e fine.

Onnipotente eterno Iddio, che sei il padre dei vivi e dei morti, e che usi misericordia a coloro, i quali conosci che sono tuoi e per la loro fede e per le opere, umilmente ti preghiamo per l'intercessione di tutti i Santi, ad usar di tua pietosa clemenza ed a concedere il perdono dei peccati a tutti i vivi e defunti, per i quali abbiamo intenzione di pregare. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

V. Il Signore sia con voi.

R. E con il tuo spirito.

V. L'onnipotente e misericordioso Signore ci esaudisca.

R. Amen.

V. E le anime dei Fedeli per la misericordia di Dio riposino in pace.

R. Amen.

ALLA MESSA:

INTROITO

Dal suo tempio santo esaudì la mia voce, alleluia: il mio grido giunse dinnanzi a lui ed entrò nei suoi orecchi, alleluia, alleluia. --- Ascolta, o Dio , la mia voce tra i gemiti; preserva la mia vita dal timore del nemico. --- Gloria. --- al suo tempio santo esaudì la mia voce, alleluia: il mio grido giunse dinnanzi a lui ed entrò nei suoi orecchi, alleluia, alleluia.

COLLETTE

Preghiamo.  Nelle nostre pene, noi ci rifugiamo fiduciosi nella tua misericordia, o Dio onnipotente, e tu, concedi a noi, contro ogni male protezione e difesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Preghiamo. Signore, te ne preghiamo, concedi ai tuoi servi perpetua salute di anima e di corpo; e, per intercessione della beata Vergine Maria, concedici di essere liberati dai mali presenti e di godere delle gioie eterne.

Accogli, placato, o Signore le preghiere della tua Chiesa perché, distrutte tutte le avversità e gli errori, ti serva in sicura libertà. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Si possono aggiungere altre due o quattro Orazioni a scelta del Sacerdote, senza Oremus ma l'ultima ha la conclusione.

EPISTOLA

Lettura dell'Epistola di San Giacomo Apostolo.

Gc 5:16-20

Carissimi, confessate gli uni agli altri i vostri peccati; e pregate gli uni per gli altri, per essere guariti: molto potere, infatti, ha la preghiera assidua del giusto. Elia era un uomo mortale come noi: pregò intensamente perché non piovesse sopra la terra, e non piovve per tre anni e sei mesi. Poi di nuovo pregò e il cielo diede la pioggia e la terra produsse i suoi frutti. Fratelli miei, se uno di voi si smarrisce lontano dalla verità, e un altro ve lo riconduce, sappiate che colui che riconduce un peccatore dalla via del suo errore, salverà quell'anima dalla morte e coprirà un gran numero di peccati.

ALLELUIA

Allelúia. Celebrate il Signore perché è buono: eterna è la sua misericordia.

VANGELO

Lettura del Santo Vangelo secondo San Luca.

Luc 11:5-13

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno di voi ha un amico che viene a trovarlo verso la mezzanotte e gli dice: " Amico, prestami tre pani, perché è arrivato da un viaggio un mio amico e non ho nulla da offrirgli"; e l'altro di dentro gli risponde: "Non mi dar noia; la porta è già chiusa, i miei figli sono a letto con me: non posso alzarmi per darteli"; se quell'uomo continua a bussare, io vi assicuro: anche se egli non si alzerà per darglieli perché è un amico, tuttavia lo farà a causa del suo importunare, e gli darà tutti i pani di cui ha bisogno. E io vi dico: chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede, riceve; chi cerca, trova; a chi bussa, sarà aperto. Qual è fra voi quel padre che, se un figlio gli chiede del pane, gli darà un sasso? O, se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, pur essendo cattivi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a coloro che lo pregano?».

OFFERTORIO

Preghiamo. Celebrerò altamente il Signore colla mia bocca e gli darò lode in mezzo alla moltitudine: perché gli si è messo alla destra del povero, per salvare l’anima sua dai persecutori, alleluia.

SECRETE

Questa offerta, Signore, sciolga i vincoli delle nostre colpe e ci ottenga i doni della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Per la tua clemenza, Signore, e per l'intercessione della beata sempre vergine Maria, l'offerta di questo sacrificio giovi alla nostra prosperità e pace nella vita presente e nella futura.

Proteggi, o Signore, noi che celebriamo i tuoi misteri, perché trattando le cose divine, ti serviamo col corpo e coll’anima. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Si possono aggiungere altre due o quattro Orazioni a scelta del Sacerdote, solo l'ultima ha la conclusione.

PREFAZIO PASQUALE

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare: Che Te, o Signore, esaltiamo in ogni tempo, ma ancor piú gloriosamente in questo tempo in cui, nostro Agnello pasquale, si è immolato il Cristo. Egli infatti è il vero Agnello, che tolse i peccati del mondo. Che morendo distrusse la nostra morte, e risorgendo ristabilí la vita. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine: (Sanctus).

COMUNIONE

Chiedete e otterrete, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto: infatti colui che chiede, riceve; a colui che picchia verrà aperto, alleluia.

POST-COMUNIONE

Preghiamo. Compi, Signore, con paterna bontà, le nostre preghiere: perché nutriti e consolati nella nostra sofferenza dai tuoi santi doni, cresciamo nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Preghiamo. Ricevuti i misteri della nostra salvezza, ti preghiamo, o Signore, di essere ovunque protetti dalla beata sempre vergine Maria, ad onore della quale abbiamo presentato alla tua maestà questo sacrificio.

Ti preghiamo, Signore Iddio nostro, perché Tu non permetta che soggiacciano a umani pericoli coloro cui hai concesso di godere delle divina partecipazione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Si possono aggiungere altre due o quattro Orazioni a scelta del Sacerdote, senza Oremus ma l'ultima ha la conclusione.



Dall'Anno Liturgico di Dom Guéranger

MARTEDÌ’ DELLE ROGAZIONI

Preghiera per i peccatori.

Oggi continuano ancora le suppliche della Chiesa, e le schiere del Signore percorrono, per la seconda volta, le vie della città ed i sentieri delle campagne. Uniamoci ad essi, e facciamo sentire anche noi quel grido che penetra fino al cielo: Kyrie, eléison! Signore, abbiate pietà! Riflettiamo al numero immenso dei peccati che si commettono ogni giorno e ogni notte, ed imploriamo misericordia. All’epoca del diluvio, « ogni mortale aveva depravato la sua via » (Gen. 6, 12); ma gli uomini non si preoccupavano di domandare grazia al cielo. Dice il Signore: « Venne il diluvio e spense tutti » (Le. 17, 27). Se avessero pregato, se avessero fatto ammenda onorevole alla divina giustizia, la mano di Dio si sarebbe arrestata; non avrebbe rovesciato sulla terra « le cataratte del grande abisso » (Gen. 8, 2). Un giorno dovrà pur venire, nel quale non più le acque, ma un fuoco acceso dalla collera celeste, divamperà su questa terra che noi calpestiamo; un fuoco che brucierà fino alle radici delle montagne (Deut. 32, 22), e come accadde al tempo di Noè, divorerà i peccatori sorpresi nella loro effimera sicurezza. Ma in anticipo, la santa Chiesa, oppressa dai. suoi nemici, decimata dal martirio dei suoi figli, ridotta agli estremi dalle defezioni degli altri, sprovvista di qualunque appoggio terrestre, sentirà che quel giorno è vicino; poiché rara sarà la preghiera, come la fede. Vegliamo, dunque, e preghiamo, affinchè questi giorni della consumazione vengano ritardati; affinchè la vita cristiana, così dissanguata, riprenda un po’ di vigore; e che il mondo, invecchiato, non si abbatta durante i tempi nostri. I cristiani sono ancora presenti dappertutto, ma il loro numero è visibilmente diminuito. L’eresia occupa vaste regioni, dove prima fioriva il cattolicesimo; nei paesi da essi risparmiati, l’incredulità e l’indifferenza hanno condotto la maggior parte degli uomini a non essere più cristiani che di nome, ed a trasgredire senza rimorsi anche i doveri religiosi più essenziali; in un gran numero di quelli che compiono i loro obblighi di cattolici, le verità sono diminuite (Sai. ri, 2), la forza della fede ha lasciato il posto alla mollezza delle convinzioni; conciliazioni impossibili sono tentate e seguite; i sentimenti e le azioni dei santi, che lo Spirito di Dio animava, gli atti e gli insegnamenti della Chiesa, sono tacciati di esagerazione e d’incompatibilità con un sedicente progresso; la ricerca degli agi è divenuto uno studio assiduo; la conquista dei beni terrestri, una nobile passione; l’indipendenza un idolo, al quale tutto si sacrifica; la sottomissione, una vergogna che bisogna fuggire o dissimulare; e, finalmente, il sensualismo, quale impura atmosfera, impregna da ogni parte una società che si direbbe abbia deciso di abolire anche il ricordo della Croce.

Sorgono da qui tanti pericoli per questa umanità che sogna condizioni diverse da quelle che Dio ha voluto imporle. Se il Vangelo è divino, come gli uomini potrebbero fare il contrario, senza provocare il cielo a lanciare sopra di essi quei flagelli che schiacciano, quando non salvano? Siamo giusti, e sappiamo riconoscere le nostre miserie di fronte alla santità suprema: i peccati della terra si moltiplicano, per numero e per intensità, in una maniera impressionante; e pertanto, nel quadro che abbiamo tracciato, non parliamo nè dell’empietà forsennata, nè degli insegnamenti perversi, il cui veleno circola un po’ dappertutto, nè dei patti con Satana che minaccia di far discendere il nostro secolo al livello di quelli pagani; nè della cospirazione tenebrosa organizzata contro ogni ordine, ogni giustizia, ogni verità. Ancora una volta, uniamoci alla santa Chiesa, ed esclamiamo con lei in questi giorni: « Dalla tua collera, liberaci, o Signore! »

Preghiera per i beni della terra.

Un altro dei fini che si propongono le Rogazioni è quello di attirare la benedizione di Dio sui raccolti ed i frutti della terra; è la domanda del pane quotidiano che si tratta di presentare solenne mente alla Maestà divina. « Gli occhi di tutti da te attendono e tu dài loro a suo tempo il loro cibo, allarghi la mano e colmi di favori ogni vivente» (Sai. 144, 15-16). Ferma su queste parole, la santa Chiesa supplica il Signore di dare anche quest’anno agli abitanti della terra il nutrimento di cui hanno bisogno. Confessa che ne sono indegni per le loro offese: riconosciamo con lei i diritti della divina giustizia sopra di noi, e scongiuriamola di lasciarsi vincere dalla misericordia. I flagelli che potrebbero arrestare improvvisamente le speranze orgogliose dell’uomo, sono nelle mani di Dio; nessuno sforzo sarebbe per lui di annientare tante belle ricerche: un turbamento dell’atmosfera sarebbe sufficiente per ridurre i popoli agli estremi. Ha un bel fare la scienza economica! bene o male deve fare i conti con Dio! Essa parla di lui raramente, ed egli sembra consentire a vedersi dimenticato; ma « non dorme affatto il custode d’Israele » (Sai. 120, 4). Che egli trattenga la sua mano benefica, ed i nostri lavori agricoli di cui siamo così fieri, le nostre coltivazioni, per mezzo delle quali ci vantiamo di aver reso ormai impossibile la carestia, saranno immediatamente colpite di sterilità. Una malattia, la cui origine resterà sconosciuta, si potrebbe improvvisamente abbattere sui prodotti della terra – quante volte l’abbiamo costatato – e sarebbe sufficiente per affamare i popoli, sufficiente per attirare le più terribili perturbazioni in un ordine sociale che ha voluto liberarsi dalia legge cristiana, e non ha più altra ragione di sussistere che la compassione divina.

Tuttavia, se il Signore si degnerà anche quest’anno di concedere fecondità e protezione ai raccolti che le nostre mani hanno seminato, dovremo dire, per amore della verità, che egli avrà dato il nutrimento a coloro che lo dimenticano, a coloro che lo bestemmiano, come a quelli che pensano a lui e gli rendono onore. I ciechi ed i perversi, abusando di questa longanimità, ne approfitteranno per proclamare sempre più forte l’inviolabilità delle leggi della natura; Dio tacerà ancora, e li nutrirà. Perchè trattiene la sua indignazione? perchè la sua Chiesa ha pregato, perchè sulla terra ha riconosciuto i dieci giusti (Gen. 18, 32), ossia quel ristretto numero di cui si contenta nella sua adorabile bontà. Egli lascerà, dunque, parlare e scrivere i sapienti economisti che gli sarebbe così facile confondere; e, grazie a questa pazienza, avverrà che molti di essi si stancheranno di seguitare a correre così le vie dell’assurdo: una circostanza inattesa schiuderà i loro occhi , un giorno essi crederanno e pregheranno insieme a noi. Altri sprofonderanno sempre più in basso nelle loro tenebre; sfideranno la giustizia divina sino alla fine, e meriteranno che su di essi si compia il terribile oracolo: « Dio ha fatto ogni cosa per se stesso, anche l’empio per il giorno infausto » (Prov. 16, 4).

Per noi che ci gloriamo della semplicità della nostra fede, che attendiamo tutto da Dio e niente da noi stessi, che ci riconosciamo peccatori e indegni dei suoi doni, imploreremo, durante questi tre giorni, il pane della sua misericordia, e diremo insieme alla santa Chiesa: « Che ti degni dare e conservare i frutti della terra, ti preghiamo, ascoltaci, o Signore! » Che egli si degni ancora questa volta esaudire il grido del nostro affanno! e, tra un anno, torneremo ad indirizzargli la medesima domanda. Marciando, sotto il vessillo della croce, noi verremo di nuovo a percorrere le medesime strade, facendo risuonare nell’aria le medesime Litanie; e la nostra fiducia si fortificherà sempre più al pensiero che la santa Chiesa, in tutto il mondo cristiano, conduce i suoi figli in questo supplichevole cammino. Da quindici secoli il Signore riceve i voti dei suoi fedeli, in quest’epoca dell’anno; non vorremo essere noi, adesso, ad attenuare l’omaggio che gli è dovuto: faremo ogni sforzo per supplire, con l’ardore delle nostre preghiere, all’indifferenza ed alla mollezza che troppo spesso vi si uniscono, facendo così sparire dai nostri usi molti di quei segni di cattolicità che furono così cari ai nostri padri.

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