Santa Maria in Sabato, Semplice, colore liturgico bianco. Commemorazione di San Bonifacio Martire.
Primi Vespri della IV Domenica dopo Pasqua, Domenica minore, Semidoppio, colore liturgico bianco. Commemorazione di San Giovanni Battista de la Salle Confessore.
Qui per le peculiarità del Tempo Pasquale:
Al Breviario
All'Ufficio di Santa Maria in Sabato:
Antifone e Salmi dal Salterio (1 Notturno a Mattutino, I Schema a Lodi), il resto dall'Ufficio di Santa Maria in Sabato. Le prime due Letture del Mattutino si prendono dal Proprio del Tempo al Sabato nella III Settimana dopo l'Ottava di Pasqua, la terza è quella dell'Ufficio di Santa Maria in Sabato per il mese di Maggio. A Lodi commemorazione di San Bonifacio dal Proprio del Tempo al 14 Maggio.
Le Antifone non si raddoppiano, si dicono la Commemorazione della Croce a Lodi e le Preci Domenicali a Prima. La conclusione degli Inni fino a Nona inclusa è quella delle Feste della Beata Vergine <<Jesu tibi sit gloria qui natus es de Virgine>>; il Versetto del Responsorio di Prima è <<qui natus es de Maria Virgine>>.
All'Ufficio della Domenica:
Ai Vespri Antifone e Salmi dal Salterio e se l'edizione del Breviario lo permette, anche Capitolo, Inno e Versetto; il resto dal Proprio del Tempo. Commemorazione dal Proprio dei Santi al 15 Maggio.
Le Antifone non si raddoppiano, la Commemorazione della Croce e le Preci si omettono.
Nota per coloro che recitano per devozione il Breviario anteriore alle disastrose riforme del 1911 (chi ha l'obbligo dell'Ufficio purtroppo non soddisfa a tale obbligo se non usa il Breviario riformato dalla Costituzione Apostolica Divino Afflatu, almeno tale è stata la volontà di San Pio X espressamente manifestata nella detta Costituzione):
Santa Maria in Sabato, Semplice, colore liturgico bianco. Commemorazione di San Bonifacio Martire.
Primi Vespri della Festa di San Giovanni Battista de la Salle Confessore, Doppio minore, colore liturgico bianco. Commemorazione della IV Domenica dopo Pasqua.
All'Ufficio di Santa Maria in Sabato:
A Mattutino: Invitatorio dall'Ufficio di Santa Maria in Sabato, Inno dal Comune delle Feste della Beata Vergine Maria, Antifone e Salmi dal Salterio (1 Notturno di 12 Salmi); Versetto, Assoluzioni e Benedizioni proprie di questo Ufficio, le prime due Letture del Mattutino si prendono dal Proprio del Tempo al Sabato nella III Settimana dopo l'Ottava di Pasqua, la terza è quella dell'Ufficio di Santa Maria in Sabato per il mese di Maggio.
A Lodi: tutto dal Comune delle Feste della Beata Vergine Maria con i Salmi domenicali; Versetto, Antifona al Benedictus e Orazione dall'Ufficio di Santa Maria in Sabato. Commemorazione dal Proprio dei Santi al 14 Maggio.
A Prima: Inno e Salmi festivi dal Salterio con la prima Antifona dal Comune delle Feste della Beata Vergine Maria; come Lettura Breve si legge il Capitolo di Nona del Comune.
A Terza, Sesta e Nona: Inno dal Salterio coi soliti Salmi, detti rispettivamente con la seconda, terza e quinta Antifona del Comune; Capitolo, Responsorio e Versetto dal Comune, Orazione dell'Ufficio di Santa Maria in Sabato.
All'Ufficio di San Giovanni Battista de la Salle:
Ai Vespri tutto dal Comune dei Confessori non Pontefici, Orazione dal proprio dei Santi al 15 Maggio, commemorazione della Domenica dal Proprio del Tempo.
Le Antifone si raddoppiano. La conclusione della prima strofa dell'Inno Iste Confessor a Vespri è <<meruit supremos laudis honores>>; se si usa la versione tradizionale dell'Inno, anteriore alle alterazioni apportate da Urbano VIII, è <<hac die laetus meruit supremos laudis honores>>. La Commemorazione della Croce e le Preci si omettono.
San Jean Baptiste de la Salle è stato canonizzato nel 1900 e la sua Festa ampliata al calendario universale nel 1901, tuttavia vi sono dei Breviari (come la mia Pars AEstiva del 1908) dove si trova solo in appendice, quindi bisogna prestare attenzione a capire se nel proprio Breviario si trova o no.
Liturgia del giorno nel Rito Ambrosiano a cura di Stefano Terenghi
Elevazione dei corpi di Sant’Ambrogio, San Gervaso e San Protaso, Solenne Maggiore, colore liturgico bianco.
Nelle Lodi e nelle Sante Messe commemorazione della traslazione di San Vittore e dei Santi Felice e Fortunato.
Secondi Vespri dell’Elevazione dei Corpi di Sant’Ambrogio, San Gervaso e San Protaso.
Al Messale
Si può celebrare facoltativamente la Messa di Santa Maria in Sabato (col IV formulario, quello che si usa dal Sabato dopo la Domenica in Albis al Sabato dopo la IV Domenica di Pasqua):
- Gloria in excelsis
- Si possono dire tre o cinque o sette Orazioni:
- La prima della Messa
La seconda è la commemorazione di San Bonifacio (al 14 Maggio)
La terza dello Spirito Santo Deus qui corda fidelium
Le altre ad libitum
- Prefazio della Beata Vergine (agli *** inserire Et te in Veneratione)
- Ite Missa est
- Prologo di San Giovanni
Oppure si può celebrare la Messa di San Bonifacio (Messa Protexisti dal Comune dei Martiri nel tempo Pasquale, Gloria, prima Orazione della Messa, seconda della Santa Vergine Concede, terza Contro i persecutori della Chiesa oppure Per il Papa e le altre ad libitum, Prefazio della Beata Vergine, Ite Missa est).
Altrimenti si può celebrare una Messa Votiva privata (senza il Gloria, prima Orazione della Messa, seconda di San Bonifacio e terza della Santa Vergine Concede, Prefazio della Messa oppure della Beata Vergine, Benedicamus Domino; se la Messa Votiva è della Santa Vergine si dicono il Gloria, il Prefazio della Santa Vergine e l'Ite Missa est e le Orazioni sono come sopra). Ancora, si può celebrare una Messa quotidiana di Requiem con tre Orazioni.
Letture del Mattutino
AD NOCTURNUM
Lectio 1
De libro Apocalýpsis beáti Joánnis Apóstoli
Apo 22:1-7
Et osténdit mihi flúvium aquæ vitæ, spléndidum tamquam crystállum, procedéntem de sede Dei et Agni. In médio platéæ ejus, et ex utráque parte flúminis, lignum vitæ, áfferens fructus duódecim per menses síngulos, reddens fructum suum et fólia ligni ad sanitátem géntium. Et omne maledíctum non erit ámplius: sed sedes Dei et Agni in illa erunt, et servi ejus sérvient illi. Et vidébunt fáciem ejus: et nomen ejus in fróntibus eórum. Et nox ultra non erit: et non egébunt lúmine lucérnæ, neque lúmine solis, quóniam Dóminus Deus illuminábit illos, et regnábunt in sǽcula sæculórum. Et dixit mihi: Hæc verba fidelíssima sunt, et vera. Et Dóminus Deus spirítuum prophetárum misit ángelum suum osténdere servis suis quæ opórtet fíeri cito. Et ecce vénio velóciter. Beátus, qui custódit verba prophetíæ libri hujus.
Lectio 2, Apo 22:8-12
Et ego Joánnes, qui audívi, et vidi hæc. Et postquam audíssem, et vidíssem, cécidi ut adorárem ante pedes ángeli, qui mihi hæc ostendébat: et dixit mihi: Vide ne féceris: consérvus enim tuus sum, et fratrum tuórum prophetárum, et eórum qui servant verba prophetíæ libri hujus: Deum adóra. Et dicit mihi: Ne signáveris verba prophetíæ libri hujus: tempus enim prope est. Qui nocet, nóceat adhuc: et qui in sórdibus est, sordéscat adhuc: et qui justus est, justificétur adhuc: et sanctus, sanctificétur adhuc. Ecce vénio cito, et merces mea mecum est, réddere unicuíque secúndum ópera sua.
Lectio 3
Ex Tractátu S. Augustíni Epíscopi de Sýmbolo ad Catechúmenos
Lib. 3 cap. 4 in fine
Per féminam mors, per féminam vita: per Hevam intéritus, per Maríam salus. Illa, corrúpta, secúta est seductórem: hæc, íntegra, péperit Salvatórem. Illa póculum a serpénte propinátum libénter accépit et viro trádidit, ex quo simul mereréntur occídi: hæc, grátia cælésti désuper infúsa, vitam prótulit, per quam caro mórtua possit resuscitári. Quis est qui hæc operátus est, nisi Vírginis Fílius et vírginum Sponsus, qui áttulit Matri fecunditátem, sed non ábstulit integritátem?
Traduzione italiana delle Letture del Mattutino
NOTTURNO UNICO
Lettura 1
Dal libro dell'Apocalisse dell'Apostolo san Giovanni.
Apo 22:1-7
E mi mostrò un fiume d'acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. In mezzo alla sua piazza e sulle due rive del fiume (c'è) l'albero della vita che fa dodici frutti, dando ogni mese il suo frutto, e le foglie dell'albero (servono) per la guarigione delle Genti. Né ci sarà più maledizione: ma ci sarà in essa la sede di Dio e dell'Agnello, e i suoi servi lo serviranno. E vedranno la sua faccia: e il suo nome (sarà) sulle loro fronti. E non ci sarà più notte: e non avranno più bisogno di luce di lampada, né della luce del sole, perché il Signore Dio li illuminerà, e regneranno per i secoli dei secoli. E mi disse: Queste parole sono degnissime di fede e vere. E il Signore Dio degli spiriti dei profeti ha mandato il suo Angelo a mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere tra breve. Ed ecco ch'io vengo presto. Beato chi osserva le parole della profezia di questo libro.
Lettura 2, Apo 22:8-12
Ed io Giovanni ho udito e visto queste cose. E quando l'ebbi udite e viste, mi prostrai ai piedi dell'Angelo che mi mostrava tali cose, per adorarlo: ma egli mi disse: Guardati dal farlo: perché io sono servo come te, e come i tuoi fratelli profeti, e come quelli che osservano le parole della profezia di questo libro: adora Dio. E mi soggiunse: Non sigillare le parole della profezia di questo libro: perché il tempo è vicino. Chi nuoce, noccia ancora: e chi è macchiato, si macchi ancora: e chi è giusto, diventi ancora più giusto: e chi è santo, si santifichi ognora più. Ecco che io vengo presto, e porto con me la mia retribuzione onde dare a ciascuno secondo le sue opere.
Lettura 3
Dal Trattato di sant'Agostino Vescovo sul Simbolo ai Catecumeni.
Libro 3 cap. 4 alla fine
Per una donna la morte, per una donna la vita: per Eva la rovina, per Maria la salvezza. Quella, lasciatasi corrompere, seguì il seduttore: questa fedele a Dio, diede al mondo il Salvatore. Quella prese volentieri il veleno preparatole dal serpente e l'offrì al suo sposo, onde meritarono insieme la morte : questa colla grazia celeste infusale dall'alto, produsse la vita, onde la carne morta può essere risuscitata. Chi è che ha operato tutto questo, se non il Figlio della Vergine e lo Sposo dei vergini, il quale donò la fecondità alla Madre, ma non le tolse punto l'integrità (originale)?
Ad Primam: il Martirologio del 15 Maggio 2022
Idibus Maji, luna quartadecima.
Parti proprie della Messa